Nella giornata di giovedì 20 febbraio 2025 è scoppiata una vera e propria guerra sul social X perché è emerso un report alquanto preoccupante in cui si parlava del fatto che la divisione femminile della WWE nel main roster ha iniziato a provare un forte sentimento di frustrazione nei confronti del booking, respingendo addirittura alcune idee che erano state proposte per WrestleMania 41, specialmente perché è ormai diventato un vizio prendere delle lottatrici a caso, metterle in coppia e fare un match a più coppie così da pulirsi la coscienza di aver fatto lottare diverse donne nell’evento di wrestling più importante dell’anno, peccato che non funzioni esattamente così.
Oggi quindi sono qui per parlarvi un po’ di quello che è accaduto, che sta accadendo, e di tutte le cose che ho potuto constatare sia guardando il prodotto WWE come fan che come content creator, sia leggendo i pareri di altri fan e giornalisti sui social media, perché credo sia importante ascoltare più campane per poi farsi un’idea della situazione e commentarla.
Sentirsi frustrate
Mi sembra corretto partire dalla base di ciò che è accaduto, perché il giornalista Sean Ross Sapp qualche ora fa ha affermato che molte lottatrici stanno vivendo nella confusione più totale nel main roster WWE non sapendo neanche se sono heel o face, o rifiutando di far parte di alcune storyline e alcuni match in vista di WrestleMania 41, che ormai è alla porte. Inoltre, pare che nonostante la creazione di due nuovi titoli che potrebbero anche darci più storyline per coloro che stanno nel mid-carding, tante atlete siano parcheggiate senza nulla da fare, con il rischio addirittura di essere licenziate, come accaduto di recente, o di vedersi il contratto non rinnovato.
I difetti della gestione di Triple H
Il suo problema più grande è che secondo me tante faide le costruisce anche bene però poi prendono due strade diverse: o sono troppo lunghe e le persone si stancano dopo un po’ di vedere la solita minestra riscaldata che non arriva mai al punto, oppure quando diventano abbastanza importanti da avere una collocazione appropriata, vengono lasciate fuori dai PLE e relegate a delle puntate speciali (vedi SNME) o puntate settimanali con pure un minutaggio scarso, per non parlare neanche del fatto che neanche vedono un main event che sia uno. Due esempi pratici tanto per farvi capire sono la faida tra Liv Morgan e Rhea Ripley nel primo caso, e il match tra Lyra Valkyria e Dakota Kai per decretare la prima Women’s IC Champion nella storia nel secondo caso.
Se poi vogliamo parlare nello specifico di WrestleMania, sono tre anni che è tutto alquanto scandaloso quando si parla del booking per le donne verso l’evento, e quindi tutto torna se ora sono frustrate per l’edizione numero 41. Parto con il dire che se tu mi annunci pubblicamente che chi vince la Royal Rumble va nel main event di WrestleMania, io mi aspetto che i due vincitori delle Risse Reali siano nei due main event dello show, non che lo dici e poi le donne puntualmente sono escluse. Per me l’esempio più scandaloso fu a WrestleMania 39 quando Charlotte Flair e Rhea Ripley furono escluse dal main event per fare spazio a Kevin Owens & Sami Zayn contro gli Usos con la scusa che era una faida più calda e a lungo termine, come se le due non fossero in faida dal 2019 (per approfondire vi lascio il mio editoriale sulla loro rivalità QUI). Oppure rimanendo nella stessa edizione ci ricordiamo quello scandalo di match a più donne per i titoli di coppia vinto da Ronda Rousey & Shayna Baszler che avevano lottato 3 secondi netti in tutto il match pieno di coppie messe insieme a caso, prima poi di fare un regno orrendo in cui hanno pure unificato i titoli di coppia con quelli di NXT per poi litigare male e fare uno schifo a SummerSlam una contro l’altra?
Se rimaniamo legati a WrestleMania, dobbiamo parlare assolutamente dell’edizione 40, quella del 2024, con una costruzione a dir poco pessima della separazione del resto delle Damage CTRL da Bayley, perché poteva essere una rivalità costruita con i fiocchi, sia per come è nata la stable e si è sviluppata, sia perché parliamo di IYO SKY e Bayley, due delle migliori, e ce lo hanno dimostrato durante il match, e invece la costruzione è stata proprio buttata lì con la conseguenza che il regno della Role Model come campionessa WWE è stato pure pessimo, altro booking discutibile.
Volete allontanarvi dallo Showcase of the Immortals? Okay va bene. Parliamo del fatto che è dall’ottobre 2024 che nessuna campionessa difende il proprio titolo in un PLE e che l’incasso della valigetta del MITB di Tiffany Stratton è stato anche fatto bene, ma poi quello che è arrivato dopo è stato uno scandalo assurdo? Invece di capitalizzare su una rivalità contro Nia Jax, hanno mandato la samoana contro Rhea Ripley nel brand opposto per poi farla svegliare sul fatto che poteva avere un rematch e quando l’ha avuto è stato buttato al vento. La faida tra Liv Morgan e Rhea Ripley poi: basata su loro due che litigano per un “uomo” e la Mami che quasi si dimentica di star lottando per riprendersi un titolo mondiale.
I titoli di coppia… devo davvero dirvelo? Non esiste una divisione femminile di coppia, sono sempre le stesse 2-3 coppie che lottano per le cinture gestite malissimo e quando ci sono delle coppie licenziano una delle due (vedi Isla Dawn). Triple H non si è mai ripreso, o non si è mai voluto riprendere, da Vince McMahon che aveva incasinato quella parte di spogliatoio femminile. Coppie messe su a caso, match a più coppie a WrestleMania per buttarci dentro più divisione femminile possibile, storyline che non si capisce che direzione stiano prendendo, tipo l’attacco a Jade Cargill. Un casino nel casino. E no, quei titoli non vanno cancellati, vanno gestiti meglio.
Poi ancora, la pessima gestione delle storyline quando si avvicina un PLE, con la costruzione che va lentissima per poi accelerare all’ultimo, come per la Royal Rumble di quest’anno in cui già avevamo tipo 10 uomini annunciati e le donne se va bene erano 2. Idem come hanno messo su il War Games Match femminile che non aveva senso, mentre quello maschile tutto bello pensato.
Ultima cosa, ma solo perché più recente non davvero per importanza: la gestione dei titoli secondari femminili. Io non sono drastica come alcune persone che già li vogliono togliere, bisogna dare tempo al tempo, però è anche vero che bisogna un attimino svegliarsi e ottimizzare quel tempo. Lyra Valkyria appare sempre in cose backstage o seduta in prima fila tra il pubblico, non lotta mai, non fa mai un promo bello sul ring per future sfide, niente di niente. Chelsea Green già un pochino meglio, ma davvero dobbiamo avere entrambe le loro prime faide con i titoli contro le due che hanno confitto nella finale dei rispettivi tornei per diventare campionesse? Cavolo andiamo avanti, costruiamo qualcosa di concreto, finalmente che ci sono due cinture costruiamo delle rivalità come si deve, delle storyline pensate.
Give Divas a Chance giusto?
La cosa che mi dà più i brividi di tutta questa faccenda, dei fan che sono insorti sui social contro quello che sta succedendo, è che sono passati esattamente 10 anni da quell’hashtag che ha cambiato tutto: #GiveDivasAChance.
Questo hashtag era scoppiato sui social dopo l’ennesimo match di pochi secondi tra le allora Divas, le lottatrici donne della WWE, con i fan che volevano davvero vedere i loro idoli lottare ed essere valorizzate, e così ci fu una vera e propria Rivoluzione. Basta Divas, ora solo Superstars. Basta titolo rosa a farfalla, ora due veri titoli mondiali (tre con quello di NXT). Basta minutaggio basso, rivalità senza senso, storyline vuote, donne usate come oggetti, ora solo vere lottatrici che dimostrano di che pasta sono fatte e di appartenere al ring, storyline pensate.
Dieci anni dopo è nato #WWEWomenDeserveBetter, l’hashtag che ha invaso l’app di X proprio dopo le parole di Sean Ross Sapp, con i fan che ancora una volta si sono schierati dalla parte delle donne nel professional wrestling, perché se pensano davvero di farci stare zitti si sbagliano, se pensano che non lotteremo più per le donne nel wrestling si sbagliano, perché se pensano che non prenderemo le loro difese per dei diritti base su un luogo di lavoro si sbagliano, perché se pensano che a noi tutta questa gestione sbagliata deve andare bene perché “è già tanto che…” si sbagliano.
Le donne in WWE meritano di meglio, le donne nel professional wrestling meritano di meglio, le donne nella vita meritano di meglio e finché io avrò voce e dieci dita veloci come il vento che cliccano delle lettere su una tastiera le donne meriteranno sempre di meglio e avranno tutto il mio sostegno, un sostegno che so che anche voi che state leggendo date loro costantemente.
Ora non si scherza più, se pensavano che #GiveDivasAChance fosse una Rivoluzione sufficiente nel 2015, non hanno ancora visto niente con #WWEWomenDeserveBetter nel 2025.
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Donne Tra le Corde non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alla WWE inc.. Credits foto copertina alla WWE. L’articolo è stato scritto e curato da Rachele Gagliardi, fondatrice e blogger di Donne Tra Le Corde.