Il Cookie di Cuky: Fenomenologia del fan di wrestling – lamentele, cose a caso e Roxanne Perez

“Giuro solennemente di non avere buone intenzioni”.

Bastavano queste semplici parole e nell’universo di Harry Potter la Mappa del Malandrino (uno degli oggetti magici più divertenti, utili e affascinanti del mondo di Harry Potter… e se non siete disposti ad ammetterlo andate a rileggervi subito Il Prigioniero di Azkaban) svelava i suoi meravigliosi segreti, aiutando Harry ad infrangere quante più regole possibili… tanto mica veniva punito dal Preside, il cocchino.

Ecco, io più volte ho ripetuto a me stesso: “Giuro solennemente di non aprire la sezione dei commenti sotto le pagine social delle compagnie di wrestling”, eppure puntualmente casco nel tranello ed ecco che di fronte ai miei occhi si dipana un ginepraio di tribalismo, haterismo della peggior specie e soprattutto sproloqui senza senso per rispondere ai quali dovresti prenderti nell’ordine: una giornata di ferie, un gastroprotettore di quelli forti ed efficienti, la carta bollata per richiedere al Vaticano un procedimento di beatificazione immediata per la pazienza con cui provi a spiegare le dinamiche del wrestling ad un branco di gente che parla solo per slogan.

Esistono mille episodi di questo tipo di cui poter discutere (evitando accuratamente la diatriba WWE, AEW e compagnia cantante), ma in particolar modo uno ha attirato la mia attenzione più di qualsiasi altro perché mi ha colto completamente in contropiede.

Roxanne Perez

Martedì 7 Maggio 2024, puntata di NXT. Roxanne Perez difende il titolo femminile di NXT contro Chelsea Green. Match gradevole, fuori dai canoni comedy del personaggio di Chelsea, non un match da consegnare agli annali, ma onesto e utilissimo per consolidare Roxanne come campionessa.

Eppure, su Instagram nel profilo ufficiale di WWE NXT è un proliferare di critiche a Roxanne. E attenzione: non critiche in gimmick. Roxanne è heel e ci sta che riceva la disapprovazione dei fans. No, le critiche sono rivolte a Roxanne in quanto ritenuta “sopravvalutata”, una “cry baby” di cui non si sente la necessità nel roster, una capace solo a “seppellire talenti”; ben più di una persona ritiene che Chelsea dovesse vincere il titolo per liberarci di un peso come Roxanne (“così, de botto, senza senso”, questi parlano di wrestling e non sanno neanche che cosa sia il concetto di booking). Ora siamo in democrazia ed è giustissimo che ognuno esprima la propria opinione, purché l’opinione sia accompagnata da un ragionamento logico e accuratamente ponderato.

Sono il primo a pensare che nel 2023 la gestione di Roxanne sia stata molto zoppicante dopo un inizio di grande impatto nel roster di NXT con tanto di vittoria del titolo: la questione degli attacchi di panico è stata affrontata con grande superficialità e senza una vera e propria conclusione; per molto tempo lei è stata quella che sorrideva e basta senza mostrare grande cura del proprio character (indimenticabile il momento in cui la telecamera la inquadra a Stand & Deliver 2023 dopo la vittoria di Indi Hartwell nel ladder match che, di fatto, aveva appena decretato la sua sconfitta e lei sta beatamente sorridendo, felice di quella situazione… anche no, Roxy). Tutti a quel punto chiedono a gran voce un turn heel, diventa difficile tifarla ed ecco che Shawn Michaels lavora minuziosamente per portarla ad abbracciare il suo lato oscuro.

Ora, Roxanne non sarà certo una heel stratosferica o uno di quei character che cambierà il business, però si vede quanto, puntata dopo puntata, stia lavorando sul suo personaggio e abbia cambiato marcia a livello di storytelling. Poi il ring parla per lei: non sempre ha offerto prestazioni all’altezza del suo talento, ma sono più i casi di plauso nei suoi confronti che quelli di critica. A livello di wrestling lottato è un valore aggiunto anziché una zavorra di cui liberarsi o, peggio ancora, una che affossa i talenti. Neanche stessimo parlando di una veterana che fa valere le proprie clausole contrattuali per ottenere vittorie su vittorie, stiamo parlando di una ragazza di 22 anni che nel backstage di NXT probabilmente ha lo stesso potere politico della signora Filomena del vostro condominio che vota sì per la pulizia delle grondaie.

La visione d’insieme delle cose

Se lei stessa è in fase di potente rebuild, chi dovrebbe affossare? Lyra [Valkyria]? È appena stata promossa nel Main Roster. Alla faccia dell’affossamento. Chelsea Green? È un act comedy sempre in pianta stabile nel Main Roster. Alla faccia dell’affossamento. Lamentarsi del fatto che la run titolata di Roxanne Perez sia stata scialba o che lei stessa non stesse rendendo al meglio a livello di character nei panni della face è giusto, forse anche sacrosanto, perché basato su fatti oggettivi. Invocare con fiaccole e forconi il fatto che lei debba perdere il titolo o – peggio – sostenere fermamente che non meriti tutta la considerazione del booking equivale a Nonno Simpson che inveisce contro una nuvola. Ma soprattutto a questi pseudocritici da web manca una cosa fondamentale nel mondo del pro wrestling: la visione d’insieme delle cose. La famosa domanda “E poi cosa succede?”. Togliere immediatamente il titolo NXT a Roxanne che cosa comporta nella storia? Rappresenta uno snodo decisivo in questo momento nella narrazione? O soddisfa solo una richiesta momentanea e illogica di una fanbase tossica e decisamente inesperta? Si rendono conto che Roxanne detiene il titolo da appena un mese e che non abbia ancora un feud di rilievo o un’avversaria concreta con cui costruire una rivalità? Ecco, possiamo criticare questo, se vogliamo, ma non certo richiedere che una wrestler perda il titolo in favore di un’altra atleta che, per quanto brava, non porterebbe nulla alla narrazione di NXT.

Il wrestling non ragiona per simpatie o antipatie: il supporto del fan sì (e va benissimo che sia così), ma a quegli stessi fans non deve mai mancare la visione completa dell’arco narrativo. Comprereste mai un libro che dopo dieci pagine finisce e non ha portato a termine nessun arco narrativo e nessuno sviluppo dei personaggi? Il discorso è lo stesso. Liberissimi di non amare Roxanne e di non essere suoi fan, ma mai perdere la visione d’insieme prima ancora che la macchina si sia messa in moto.

Il fan di wrestling è un animale strano nella fauna di tutti i fandom esistenti sulla faccia della terra: è il fan che di fatto vince sempre perché ogni settimana ottiene vagonate del suo prodotto preferito, ma trova sempre il modo di lamentarsi della più effimera quisquilia.

Sono un fiero sostenitore del concetto di Voltaire secondo cui: “Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo”, ma al tempo stesso sposo la meravigliosa teoria di Giorgio Tirabassi in Boris secondo cui: “Oh, è importante però che non dici c*****e, altrimenti …”

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Donne Tra Le Corde non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alla WWE citata in questo articolo. Non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alle lottatrici citate in questo articolo e da i credits a tutti i fotografi e grafici che hanno lavorato alle foto in questo articolo. L’articolo è stato scritto e curato da Emanuele “Cuky” Cucurnia scrittore di Donne Tra Le Corde. Editing e revisione di Rachele Gagliardi.

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