Alexis Lete dice la sua verità: "Ecco perché ho lasciato la WWE"

Non tanto tempo fa, vi avevamo riportato che Alexis Lete era stata licenziata dalla WWE non avendo mai avuto occasione di farsi veramente vedere dal pubblico, con addirittura Roxanne Perez e Cora Jade che sui social avevano lanciato delle frecciatine su di lei, perché a quanto pare la ragazza stava antipatica a molti.

In un recente video sul proprio canale YouTube, Alexis stessa ha voluto spiegare la situazione dal proprio punto di vista:

Mi sono divertita. Mi sento come se la WWE fosse un luogo di disadattati. Siamo tutti un po’ strani e squallidi, quindi mi ci inserisco perfettamente. Detto questo, non sempre mi sentivo come se fossi destinata ad essere in WWE, o, almeno una lottatrice. Non ho sempre pensato di essere una lottatrice. Non è stato un processo veloce, ero titubante perché ho visto un sacco di infortuni e non sapevo se facesse o meno al caso mio. Non mentirò, sono una femminuccia. Le persone nella WWE sono delle persone toste. Mettono a rischio la loro vita, si rompono le ossa, finiscono i match, si mettono delle graffette in testa e vanno avanti. È così hardcore. Non sono io. Non sono hardcore. Vorrei esserla, ma non la sono. Sono un piccolo fragile fagiolo.

Amavo la WWE. Mi divertivo così tanto, amavo i miei amici, ma non amavo il wrestling. Ricordo che quando sono tornata con mia madre e mio padre per il nuovo anno, ho pensato, ‘Ho idee diverse per diversi show. Forse potrei lanciare questo spettacolo simile a The Bump, ma diverso, una versione Bump a NXT.’ Stavo cercando di proporre diverse idee di show che potevo fare. Più o meno, ero tipo, ‘Sono in WWE, non voglio necessariamente lottare, ma forse posso fare tutta questa cosa di hosting dal momento che mi piace così tanto.’ Ricordo di aver parlato con la gente on camera e nel dipartimento di social media, e hanno bocciato tutto. Mi hanno detto che avrei dovuto lottare, che se avessero scoperto che non avevo passione per il wrestling mi avrebbero licenziata. Speravo che continuando ad andare alle lezioni di promo e tutte quelle cose, mi dicessero che avrei fatto quello, che avrei fatto un lavoro parlato e non lottato.

Un giorno, il ragazzo che era il capo di NXT mi ha presa da parte e mi ha detto, ‘Hai fatto un ottimo lavoro al microfono oggi. Siamo davvero impressionati. Ti metteremo in TV senza dover lottare.’ Quel giorno me ne sono andata molto euforica. È passata una settimana e questa persona ha detto, ‘Abbiamo cambiato idea. Vogliamo davvero che tu combatta. Non vogliamo metterti in TV finché non sei pronta a lottare.’ Ricordo solo che ero così devastata.