La morte di Ashley Massaro per suicidio è stata una delle morti più difficili da mandare giù quando si parla di professional wrestling, se pensiamo che è arrivata per colpa di chi la doveva proteggere e non lo ha fatto quando la wrestler stava soffrendo a causa di molestie sessuali subite nel 2006 da un membro dell’esercito statunitense durante un tour della WWE in Kuwait.
Per fare un piccolo passo indietro, in un affidavit giurato il suo avvocato che il suo avvocato aveva rilasciato nel 2019, dopo la sua morte, Ashley Massaro aveva detto che le era stata iniettata una droga paralizzante per poi essere violentata da qualcuno che si era rappresento come un medico dell’esercito degli Stati Uniti. L’ex wrestler aveva dichiarato che i dirigenti della società, tra cui Vince McMahon e John Laurinaitis, le avevano detto di non parlare dell’incidente, insabbiando così tutto per proteggere così il rapporto della WWE con i militari.
Venendo al presente, abbiamo delle novità importanti riportate da Tim Marchman su VICE, che provengono dall’avvocato di John Laurinaitis, coinvolto nei recenti guai legati di Vince McMahon per traffico sessuale, che ha confermato che sia lui che diversi membri di alto livello della WWE sapessero quanto fosse accaduto a Ashley Massaro, anche se ha negato che ci sia stato un insabbiamento da parte sua:
Tutte le accuse che Mr. Laurinaitis ha contribuito a coprire, una presunta accusa di stupro è una vera e propria bugia. Johnny, come la maggior parte dei dirigenti di alto livello, a volte è venuto a conoscenza delle accuse e ha assicurato che tutti i protocolli WWE adeguati fossero seguiti, compresa la privacy per la presunta vittima. Ci opponiamo all’uso del termine ‘insabbiamento’ in quanto nessun piano o complotto ha mai avuto luogo per nascondere o assistere nel presunto stupro.
Per rinfrescarvi la memoria, vi lasciamo il comunicato che la WWE rilasciò a suo tempo:
In nessun momento Vince McMahon o la gestione della WWE sono mai stati informati da Ashley Massaro o chiunque altro che fosse stata aggredita sessualmente, drogata, stuprata o sodomizzata da un medico militare con un infermiere di guardia in piedi mentre era in un tour in una base militare U.S. in Kuwait. Infatti, se avesse mai espresso una tale pretesa alla WWE, l’avremmo riferita immediatamente al comandante della base.
In nessun momento c’è mai stato un incontro con Vince McMahon, Kevin Dunn, John Laurinaitis o altri dirigenti della società in cui ha fatto una tale affermazione e le è stato detto di mantenere il silenzio.