Durante l’ultimo pay-per-view della Ring Of Honor, ovvero Death Before Dishonor, Athena ha messo in palio la sua cintura di campionessa contro Willow Nightingale, con le due che sono state messe in chiusura dello show dopo una bellissima rivalità costruita nelle recenti settimane.
La cosa bella è che le due sono diventate le prime donne nella storia della Ring Of Honor a lottare nel main event di uno dei loro pay-per-view, cosa infatti mai accaduta prima per la compagnia che è stata da poco rilevata da Tony Khan, proprietario già della AEW.
A parlare di questo è stata anche Athena nel post show durante la conferenza stampa:
Sono solo molto entusiasta in questo momento ed è molto difficile per me articolare le cose. Sto cercando di non piangere, sto cercando di non essere una sempliciotta triste, ma questo significava tutto per me. Non sono mai arrivata al main event in tutta la mia carriera con un pay-per-view. Quando Tony mi ha avvicinato un paio di settimane fa per dirmelo, ha significato molto il fatto che mi abbiano dato questa possibilità, perché sentivo come se io e Willow ci fossimo guadagnate qualcosa.
Nonostante lei mi abbia probabilmente dato del filo da torcere come non mi era mai successo prima nella mia carriera, sono comunque uscita [dalla contesa] al top. Per quanto riguarda quello che c’è dopo, il cielo è il limite. Sto cercando di far arrivare più donne in Ring of Honor. Sto cercando donne in AEW che possano lanciare una sfida a questa campionessa Ring Of Honor che vuole esserla per sempre. Sono aperta a sfidare chiunque. Non è una questione di quello che faccio dopo, è una questione di chi viene dopo.
La ROH Women’s Champion ha anche voluto sottolineare l’importanza di questo traguardo raggiunto da due donne nere:
L’ho detto anche in passato, la rappresentazione è la chiave. Quando ho iniziato sulla scena indipendente, ricordo di esser stata l’unica donna afroamericana in ogni show in cui ero. ‘Sei quella persona, sei la donna afroamericana in questo show,’ ed era solo una cosa di nicchia. Vedere quanto la situazione sia migliorata, non si tratta di etnia, ma della tua abilità e del tuo talento sul ring. È fantastico. Avere quella piattaforma, non solo come donna afroamericana, ma come donna, come performer, ed essere in grado di offrire è ciò che conta. Chiunque stia guardando a casa, che tu sia nero, bianco, ispanico, asiatico, mediorientale, voglio che tutti approfittino di questa opportunità e guardino e dicano: ‘Posso farlo. Posso fare tutto quello che voglio.’
Le nostre più sentite congratulazioni alle due wrestler, fonte d’ispirazione per tutti.