A MWF Occasione d’Oro 2025, Chiara Montessori ha messo la sua carriera in palio in un match contro Queen Maya, la sua mentore, che l’ha sconfitta al termine di una contesa sentita, una contesa che si è conclusa con un abbraccio tra le due, tra insegnante e allieva, un’allieva diventata maestra a sua volta.
Avrei tanto voluto presenziare all’evento, ma per impegni personali non ho potuto farlo, anche se fortunatamente la MWF ha caricato l’intero show, e quindi anche il match, sul proprio canale YouTube gratuitamente, permettendo a me e ad altri molti fan di poterci essere in qualche modo, e non mi aspettavo assolutamente di arrivare ad emozionarmi così tanto visionando il tutto.

Come si può facilmente intuire, questo è stato un match importantissimo per le due atlete coinvolte perché si conoscono da anni, sono state tra le prime donne in Italia a salire sul quadrato per cercare di fare la differenza ed ispirare tante altre ragazze e donne a fare la stessa cosa, e vederle lottare con così tanta passione in uno scontro così importante è stato bellissimo, è arrivato tutto dritto al cuore, specialmente perché per quanto mi riguarda sono state due persone che fin da subito hanno supportato Donne Tra Le Corde, e di questo non smetterò mai di ringraziarle.
Come vi avevo promesso in precedenza quando ho raccolto le loro dichiarazioni prima del match, sono tornata ad intervistarle in esclusiva per farvi raccontare anche da loro stesse tutte le emozioni provate, perché è giusto che le due protagoniste possano darvi qualche retroscena del significato importantissimo dietro la costruzione ed esecuzione di questo match, aldilà della posta in palio altissima. In modo particolare questo articolo è dedicato a Chiara perché la carriera che ha messo in palio è andata via, cancellata da uno schienamento di Maya come quando la maestra impugna il cancellino, lo passa sulla lavagna e in men che non si dica sparisce quella perfetta operazione che avevi scritto con il gesso, quel 1+1=2 che sta per Chiara Montessori+Queen Maya=storia del wrestling femminile italiano.

Non voglio dilungarmi troppo, quindi lascerò che sia Chiara stessa a parlarvi.
Intervista esclusiva a Chiara Montessori
Chiara Montessori, una delle prime donne in Italia a salire su un ring di professional wrestling e ora atleta che dice addio alla disciplina con un match di ritiro di tutto rispetto contro Queen Maya, la tua mentore. Come ti senti in questo momento?
Chiara Montessori: Sono travolta da un turbinio di emozioni. In generale comunque posso dirmi soddisfatta del mio percorso e di aver concluso senza rimpianti.
Ci puoi dire un po’ più nel dettaglio come ti sei sentita a MWF Occasione D’Oro prima e dopo la contesa?
Chiara Montessori: Prima del match tanta agitazione, oltre per il pubblico anche per il fatto di ritrovarmi sul ring contro Maya dopo 16 anni dall’ultima volta. Dopo il match una sensazione di leggerezza, anche se faticavo a realizzare che era davvero successo. La parte più difficile è stata trattenere le lacrime dall’inizio.
Cosa vi siete dette con Queen Maya dopo il vostro match?
Chiara Montessori: L’ho ringraziata per esserci stata dentro e fuori dal ring. Lei mi ha detto che era fiera di me. Le lacrime erano inevitabili.

Dobbiamo aspettarci di rivedere Chiara Montessori in qualsiasi tipo di veste ancora coinvolta nel wrestling italiano?
Chiara Montessori: Chissà! Ho iniziato come studentessa e sono diventata Prof. Potrei sempre essere promossa a Preside!
Cosa vorresti dire ai fan che ti hanno sostenuta fino a questo momento?
Chiara Montessori: I fan sono l’anima dello show e ringrazio tutti coloro che in questi anni mi hanno supportata, sia tifandomi che insultandomi per le scorrettezze. Supportate sempre il movimento del wrestling italiano in questa nuova primavera!
Quando ti ho intervistata la prima volta ti ho fatto la mia domanda di rito, ovvero “cosa significa per te il wrestling femminile”. Se dovessi rispondermi ora che ti sei ritirata, come risponderesti?
Chiara Montessori: Il wrestling femminile è un’opportunità per riscoprire se stesse e, con impegno e sacrificio, di mettere a tacere i pregiudizi.

Un ringraziamento speciale a Chiara
Quando ho fondato Donne Tra Le Corde nel 2021, tutto quello che conoscevo del wrestling era la WWE e un pochino di TNA perché quando ho iniziato a seguire la disciplina avevo solo 8 anni e pochi mezzi con cui fare ricerche al riguardo. Piano piano quindi, ho scoperto dell’esistenza del wrestling italiano, una realtà magnifica fatta di persone con una grandissima sete di successo ma in maniera positiva, solo perché vogliono il bene della disciplina e vogliono che brilli ovunque insieme al proprio talento. Più passava il tempo e più imparavo a conoscere i wrestler e le federazioni, finché nell’ottobre 2021 non sono andata al mio primo show di wrestling dal vivo: ICW La Numero Uno, un evento tutto dedicato al wrestling femminile, e appoggiata da Queen Maya, che nel frattempo da marzo ad ottobre aveva conosciuto me e il mio progetto, ho conosciuto e incontrato le wrestler nel backstage avendo anche il privilegio di entrare nello spogliatoio vedendo una parte del wrestling che non tutti hanno il piacere di vedere, quella parte che connette chi si esibisce sul ring ad un livello personale tra risate, scambi di trucco, consigli sui match e tanto altro. In quello spogliatoio mi sono avvicinata a Kia, al tempo aveva ancora questo nome, e ho notato subito quanto fosse un po’ persa, ma non persa in modo negativo, solo in estasi, tant’è che ho interrotto palesemente una trance emotiva altissima perché anche lei si è scusata di non avermi vista subito, e da lì abbiamo iniziato a parlare. Quando mi sono presentata e le ho dato un sacchettino con una spilla di DTLC, regalo che tendo a fare a tutte le atlete che incontro per la prima volta (o uno sticker), un mio modo per ringraziarle di ciò che fanno, è rimasta scioccata che esistesse una realtà come il mio progetto e soprattutto mi ha confidato di essere completamente rimasta incantata dalla presenza di tante lottatrici donne in Italia in un posto solo perché quando ha iniziato lei erano tipo in tre (lei, Queen Maya e Lisa Schianto), e così quella Chiara è passata dall’essere la badass con la mazza da baseball del ring, ad un fascio di emozioni dolcissime che forse non sapeva neanche bene come gestire.
Da lì abbiamo continuato a rimanere in contatto e un giorno lei stessa mi ha scritto per dirmi che voleva darmi un’esclusiva: in Rising Sun, federazione che purtroppo ha chiuso i suoi battenti di recente, stava per nascere una divisione femminile bookata proprio da Chiara, divisione di cui io poi sarei diventata campionessa, la prima e unica, ma di questo ho parlato altrove se volete conoscere la storia. Durante quella chiacchierata, una live su Twitch, ho intervistato Chiara parlando insieme a lei della sua passione per il wrestling, della sua carriera e dei piani per il futuro dato che era tornata dopo alcuni problemi di salute e si vedeva quanto fosse carica, quanto fosse pronta a riprovarci ora che c’erano decisamente più atlete da poter affrontare rispetto che agli inizi. Il nostro rapporto ha continuato poi a crescere in questi quattro anni di progetto, ci siamo trovate spesso agli show, ci siamo sentite privatamente, abbiamo avuto molti scambi interessanti sulla disciplina, e ogni volta che ho parlato con lei mi sono sentita rispettata, vista, compresa.
In questo momento mi sento tranquillamente di dire che Kia e Chiara Montessori sono state una parte fondamentale per la crescita di Donne Tra Le Corde e per la formazione di Rachele come fan del wrestling femminile in Italia e non solo, perché se c’è qualcuno che ha saputo dare valore a ciò che faccio, quella è Chiara. Sarà forse il suo essere mamma, il suo essere così appassionata di wrestling, il suo amore per ciò che fa, per ciò che è e rappresenta per le donne nel wrestling italiano, ma per me è stata una certezza in quattro anni di lavoro, una certezza a cui aggrapparmi quando anche solo avevo bisogno di sentirmi un minimo importante per le ragazze qui, perché parlo tantissimo di wrestling mondiale, ma voglio esserci per le lottatrici italiane e questo devono saperlo. Chiara mi ha fatta sentire importante, mi ha coinvolta in ciò che ha fatto per se stessa e per tutto il movimento; mi ha scritto, mandato vocali, taggato sui social quando c’era la voglia di collaborare, non mi ha mai detto un ‘no’ che fosse uno, legittimo a volte, mi ha fatta sentire la benvenuta in uno spogliatoio che non mi appartiene, io non sono una wrestler, eppure lei (insieme a tutte le wrestler italiane) mi ha accolta lo stesso a braccia aperte. Non so se effettivamente sia così o meno, ma spero di averle restituito un minimo ciò che lei ha dato a me e al wrestling femminile in Italia.
A nome di tutti Chiara, forse in maniera un po’ scontata e banale, ma GRAZIE. Che tu sia una ribelle, una maestra, una wrestler, una mamma, una mentore, un’amica, una moglie, la fan più sfegatata di John Cena che ci sia: GRAZIE. Sappi che anche se quel ring rimarrà un po’ vuoto senza di te, tantissime persone ti stimano e ti vogliono bene, e permettimi dire: PROMOSSA a pieni voti.
