Non ci posso credere, ma questo è il quarto anno di analisi del meglio e del peggio del wrestling femminile in un anno solare e mamma mia che fatica arrivare alla fine del 2024 con anche solo un briciolo di energia per parlare di tutto quello che è accaduto.
Come gli anni scorsi, vi premetto che questa non sarà una classifica e cercherò di scrivere dei pensieri brevi ma completi, dato che comunque il materiale è tanto, fornendo principalmente il mio punto di vista su quelli che penso siano stati oggettivamente i momenti migliori e peggiori dell’anno e descrivendo quanto accaduto. In più, ometterò esperienze prettamente personali concentrandomi su quello che è accaduto nel wrestling di per sé, anche se voglio che sia chiaro che sono la persona più grata del mondo per ciò che sono riuscita a fare anche quest’anno con Donne Tra Le Corde, poiché grazie al vostro supporto questo progetto è cresciuto tantissimo, ancora.
Detto questo, spero possiate apprezzare anche voi i momenti che ho scelto, nel bene o nel male, e ovviamente siete liberi di farmi sapere quali sono i vostri, in un commento a questo articolo o sui social. Ricordatevi che tutto quello che leggete cerca di essere più oggettivo possibile anche se un po’ di soggettività c’è, ma sempre precisata, e che non è detto che una cosa che io vedo negativa voi non la possiate vedere positiva e viceversa, e che tutto quello che scrivo è sempre scritto con il cuore e perché io amo il wrestling femminile. Buona lettura!
ll meglio del 2024
La rinascita delle Boss N’ Glow
Dopo il loro addio in WWE nel 2022 e una breve run in TNA e NJPW, ecco che Naomi e Mercedes Moné hanno trovato casa, o per meglio dire, la prima ha ritrovato casa e la seconda una nuova casa. Non posso che definire positivo il ritorno di Naomi in WWE perché si vede che quello è il suo mondo e, anche se in Italia la sottovalutiamo, ha fatto un lavoro straordinario in quella compagnia ispirando tantissime future atlete. Invece il debutto di Mercedes Moné in AEW è positivo per lei perché si vede che è contenta, tranquilla e sembra sentirsi realizzata, e questo è quello che conta, ma, perché c’è un MA, non è proprio un debutto del tutto positivo, e ci vediamo poco più giù per parlarne.
La SIW e il primo Steel Cage Match femminile in Italia
Ma quanto mi fa sorridere preparare questo articolo e vedere che posso inserirci anche un qualcosa sul wrestling femminile italiano? Quest’anno infatti, a Giorno del Giudizio, la SIW ha organizzato il primo Steel Cage Match femminile in Italia in cui Electra e Swan si sono sfidate per il titolo Wild. Il match è recuperabile su YouTube e personalmente ve lo consiglio perché le due hanno fatto un ottimo lavoro dato il peso della contesa, in tutti i sensi (ne ho parlato con loro e l’arbitro Serena Zini anche in un’intervista esclusiva), e sono davvero molto fiera di aver potuto assistere, seppure da casa attraverso uno schermo, alla crescita di due ragazze che si sono date un gran bel da fare, in particolare Swan perché ho avuto il piacere di vederla lottare solo una volta live quasi ai suoi inizi e da quel match è davvero cresciuta tanto, mentre Electra sapevo già quanto fosse piena di talento, è una delle migliori che abbiamo in Italia. Sono fiera delle nostre ragazze e del loro lavoro, continuiamo a far sentire loro tutto il nostro supporto.
Le donne simbolo di WWE 2K24
Non potevo non menzionare un qualcosa di così storico da amante del wrestling femminile e dei videogiochi, perché, per la prima volta nella storia dei videogiochi a tema professional wrestling, non una (e già sarebbe stato record) ma ben due donne wrestler si sono guadagnate la copertina di un videogioco con WWE 2K24, e stiamo parlando di Bianca Belair e Rhea Ripley, che hanno “decorato” alla perfezione la copertina della versione Deluxe. Sono molto fiera di quelle che secondo me sono le perfette eredi delle Four Horsewomen, due atlete che ammiro tantissimo.
Bayley vince la Royal Rumble
So che il 2024 di Bayley in realtà non è stato decisamente il suo anno migliore in WWE, ma mi sembrava giusto celebrare quello che per me è stato un ottimo premio alla carriera per la wrestler. Faccio un passo indietro per parlare in generale del fatto che secondo me le Four Horsewomen meriterebbero di vincere tutti i match possibili ora per le donne perché hanno contribuito tanto a renderli realtà, quindi a Bayley mancava proprio la vittoria della Royal Rumble, un match divenuto importantissimo nel business; poi, se devo andare nello specifico per la sua carriera, direi che è stato giusto così perché comunque si è presa la responsabilità di guidare due talenti come IYO SKY e Dakota Kai nel main roster, dando loro una grossissima mano. IYO SKY è diventata una delle atlete più amate in circolazione e Dakota Kai si è comunque fatta conoscere anche se ovviamente l’infortunio al ginocchio l’ha rallentata, ma ora con i titoli secondari femminili anche lei può avere la sua chance. Mi dispiace che poi la faida tra Bayley e le Damage CTRL sia andata male e che il suo regno titolato sia stato alquanto dimenticabile, ma almeno da Royal Rumble e WrestleMania ha avuto i suoi momenti di gloria.
L’anno di Jordynne Grace
Come vi ho ben specificato più volte, io le classifiche e gli Awards di fine anno non li faccio perché sono troppo impegnativi a livello di decisioni, perché spesso si rischia di premiare in modo ingiusto e così via, e quindi preferisco scrivere questo articolo dove insieme a voi posso ragionare su ciò che è accaduto e vedere cosa migliorare, cosa tenere stabile ecc… In particolare in questo 2024 ho notato un po’ di persone che hanno “dormito” su ciò che ha fatto Jordynne Grace. Non fraintendetemi, Toni Storm è stata meravigliosa (arriveremo a parlarne tranquilli), però se proprio dovessi scegliere la wrestler donna dell’anno, questa sarebbe Jordynne Grace. L’atleta TNA ha sfondato la Forbidden Door come forse mai fatto prima, presentandosi più volte in WWE, che presumibilmente sarà presto la sua nuova casa nel 2025, portando con sé il suo titolo non solo lì, ma anche in federazioni indipendenti dove ha lottato tantissimo. Per non parlare del fatto che nella stessa TNA si è data un gran da fare ogni settimana con o senza cintura, portando faide interessanti anche nei momenti più morti per la divisione femminile. Poi, se proprio vogliamo esaltare ancora di più il suo lavoro, l’accoppiata con Masha Slamovich sia come rivali che come alleate è stato qualcosa di davvero positivo in un anno in cui le Knockouts hanno un po’ annaspato per vari motivi; i due match di queste due straordinarie atlete sono la prova che il wrestling femminile is on fire. Jordynne Grace quest’anno non ha sbagliato un match, un promo, una rivalità… nulla. Non vedo l’ora di vedere cosa riserverà il futuro per lei.
Bull Nakano nella WWE Hall Of Fame
Quando dico che ho letteralmente pianto quando è uscita la notizia che Bull Nakano sarebbe stata nella WWE HOF, non scherzo, ero davvero in lacrime davanti allo schermo del cellulare. Io ho un rapporto un po’ strano con la HOF, perché da una parte ritengo sia un ottimo modo per celebrare chi ha reso grande la disciplina, ma dall’altra parte non la trovo neanche così importante, anche se puntualmente mi ritrovo a commuovermi per tutti i discorsi fatti da chi viene introdotto o chi introduce qualcuno. Quest’anno però mi sono sentita la persona più felice del mondo quando Bull Nakano ha ricevuto questo premio alla carriera, perché se lo meritava davvero e soprattutto si vedeva quanto fosse genuinamente felice, e per me è questo che conta. Sono impazzita in particolare quando ha detto: “Se la reincarnazione dovesse esistere davvero, vorrei rinascere nuovamente come la professional wrestler Bull Nakano,” perché per me è stata assolutamente una lettera d’amore verso se stessa e verso le wrestler donne che hanno fatto di tutto per far capire di meritarsi di stare sul ring.
Sboccia la Marigold
Non voglio entrare nei meriti della persona che è Rossy Ogawa perché non lo conosco personalmente, ma da quel che si legge in giro so che è un personaggio molto particolare, diciamo così, però voglio parlare di lui come professionista nel settore: per me è un grande. Rossy Ogawa ha una mente perfetta per il professional wrestling perché ha le idee, ha occhio per il talento e sa cosa fare. Quando è stato cacciato dal gruppo Bushiroad, azienda proprietaria della STARDOM che fu venduta loro proprio da Ogawa, non è stata una notizia piacevole da leggere e riportare dato che pare che facesse un po’ mafia backstage non volendo collaborare con la AEW, nonostante i rapporti tra Tony Khan e la NJPW, dirottando i talenti verso la WWE di nascosto. Ecco, questo comportamento non brilla di positività, però è anche vero che sapeva che per le sue ragazze sarebbe stato più facile farsi conoscere e fare una bella carriera in WWE, che oggettivamente rimane la federazione di wrestling più importante che piaccia o meno ovviamente, anche perché in AEW abbiamo purtroppo constatato che non è molto facile a livello personale farsi strada se sei una Joshi: c’è poco sostegno quando si parla di visti lavorativi (vedi diversi problemi avuti da Riho ad esempio), c’è poco sostegno se si vuole imparare l’inglese (Hikaru Shida ha spiegato più volte che lei lo ha imparato da autodidatta), e il booking non è dei migliori la maggior parte delle volte, problema quest’ultimo che però c’è anche in WWE, non si può negare, e di tutto questo abbiamo parlato già sul sito addirittura nel 2022 con un editoriale.
Aldilà di tutto questo, chiuso il capitolo STARDOM si è aperto quello della Marigold, federazione Joshi fondata da Rossy Ogawa poco dopo l’addio in Bushiroad, anche se era già bella che pronta perché lui pianificava di andarsene e riprendere in mano una federazione al 100% da un po’, tant’è che anche qui ha cercato, e ce l’ha fatta, di rubare talenti STARDOM in scadenza di contratto. Io ho messo questa nuova nascita tra le cose positive dell’anno perché oggettivamente è una figata pazzesca da quando è stata avviata: nuovi titoli dati in mano a grandi atlete e difesi in grandi rivalità, ottimo roster (c’è Utami, l’amore mio), ottimi match, coinvolgimento pazzesco di atlete Gaijin (se non sapete cosa sono vi rimando ad un articolo molto bello a loro dedicato), accordi con la WWE da sfregarsi le mani, ottima alternativa alle tante federazioni Joshi, gestione per ora impeccabile… potrei andare avanti per un bel po’.
Le atlete che hanno reso grande il 2024
A Jordynne Grace ho dedicato un paragrafino tutto suo perché me la sono sentita così, però ci sono tantissime altre atlete che per me meritano di essere realmente osannate per ciò che hanno fatto quest’anno. Parto dalla WWE perché vorrei fare i miei più sentiti complimenti a Liv Morgan, Chelsea Green e Nia Jax: la loro crescita è stata qualcosa di meraviglioso. Per quanto riguarda l’attuale WWE Women’s World Champion, è stato bello vederla finalmente super motivata ad arrivare al top e, anche se non è stata ottima la sua rivalità con Rhea Ripley e il successivo inserimento nel Judgment Day, si merita un applauso per i progressi. Se ci spostiamo invece sulla WWE Women’s Champ e WWE Women’s US Champ che dire? Due grandissimi ritorni voluti da Triple H su cui nessuno di noi avrebbe scommesso un centesimo. Nia Jax ha combattuto male solo una volta (nel War Games Match) regalandoci delle buonissime contese e un personaggio già visto ma a cui sono stati smussati gli angoli per funzionare veramente; Chelsea Green non sarà forse la più brillante sul ring, ma ha preso dei grossi rischi con voli anche belli alti e ci ha proposto il personaggio della Karen come nessun’altra avrebbe saputo fare, ed è riuscita anche nell’impresa di farsi adorare dalla sottoscritta che la odiava ai tempi di NXT, e non è facile farmi cambiare idea.
Se ci spostiamo invece su AEW e ROH, il mio elenco di nomi sale: Toni Storm, Mariah May, Willow Nightingale, Kris Statlander, Athena e Billie Starkz. Loro per me sono state le MVP di questo 2024 (scusa MVP, so che sei in ora AEW ma loro sono le vere MVP). Toni Storm e Mariah May le metto insieme perché sono state magistrali nella loro collaborazione diventata poi una rivalità, con un grosso contributo anche di RJ City che ringrazio di cuore per aver spinto per questa storyline basata su “Eva contro Eva” che portata nel mondo del wrestling è stata un gioiellino. In più, prese singolarmente, Mariah May ha dimostrato a tutti che è più di una bella donna, portando qualità nel prodotto AEW, mentre Toni Storm che dire? Immensa. Prima con il personaggio della “Timeless” che ha fatto innamorare tutti, e poi con il ritorno della Toni rockettara che non ricorda di essere stata una Diva di Hollywood di altri tempi e fa la rookie… mamma mia ho la pelle d’oca mentre sto scrivendo. Rimanendo in AEW, anche Willow Nightingale e Kris Statlander, nella loro unione e poi nella loro separazione, sono state fantastiche, sia tra di loro che poi contro Mercedes Moné, regalandoci sempre ottime contese e la voglia di vedere il prodotto femminile AEW. Willow poi, in particolare, ha portato il suo lottato in giro per il mondo lasciando il segno.
E per ultime, ma non di certo per importanza, Athena e Billie Starkz sono due anni che si portano sulle spalle la Ring Of Honor, e non è tanto per dire. Il loro essere unite e la loro più recente rivalità che ancora è in fase di sviluppo mi hanno ricordato tantissimo le Golden Role Models (Bayley e Sasha Banks) quando nella Pandemic Era hanno trascinato la WWE praticamente da sole. Mi dispiace solo che Tony Khan non abbia “premuto il grilletto” con Billie Starkz campionessa a Final Battle dopo due anni di regno storico di Athena, divenuta proprio nel 2024 la campionessa più longeva nella storia della ROH tra uomini e donne, ma speriamo che il 2025 dia soddisfazioni a Billie con la cintura femminile ROH e ad Athena con la cintura TBS, magari strappandola proprio a Mercedes Moné.
La rinascita della divisione femminile AEW
E già che ho elogiato un po’ di atlete della federazione di Jacksonville, mi preme portare alla luce un fatto. L’anno scorso scrissi questo nell’articolo del meglio e il peggio del 2023, mettendo nel peggio la divisione femminile AEW, stanca ogni volta di avere speranza che potesse migliorare la situazione: “Io non dico la preghierina per un 2024 migliore così magari Tony Khan si sveglia e usa i talenti che ha,” e indovinate? Ce l’abbiamo fatta!!!! Più o meno... Infatti se prendiamo il periodo da gennaio ad agosto, io veramente non ho da dire (quasi) nulla. Il booking è decisamente migliorato, le storyline si sono fatte interessanti, la qualità dei match è aumentata, il tempo in TV delle donne è aumentato con minimi errori. La speranza c’era tutta, ma poi abbiamo passato All In…
Can you smell what Shawn Michaels is cooking?
Shawn Michaels, chef del mio cuore, chef stellato, ma che divisione femminile di NXT ci hai regalato in questo 2024? Impeccabile. A questo punto potrei anche chiudere qui il discorso, tanto ci siamo capiti no? Ma in realtà voglio approfondire.
Per me la divisione femminile di NXT ha rappresentato tutto quello che dovrebbe avere qualsiasi divisione femminile di qualsiasi federazione: giusto booking, ottimi match, equilibrio di attenzione per qualità, dettagli, rapporto con il pubblico e tutto il resto tra la parte più alta della card e quella medio-bassa, i giusti talenti sia formati che da formare, il giusto minutaggio e tutto quello che vi viene in mente che possa rendere grande la disciplina. Certo, rimane un territorio di sviluppo con alcuni piccoli aggiustamenti da fare, come qualche gimmick, ma alla fine sono piccolezze su cui si può lavorare, com’è giusto che sia. E tutto questo è dovuto al fatto che c’è una perfetta sintonia e armonia tra chi fa il talent scout (William Regal io ti amo lo sai), chi gestisce il booking, i producer, gli allenatori ecc… Ma poi vogliamo parlare degli acquisti fatti? Giulia, Zaria, quel fenomeno di Stephanie Vaquer, la mia Santa Trinità. E poi Roxanne Perez come campionessa che va alla grande, Kelani Jordan che fa la storia, Sol Ruca che ci incanta con le sue acrobazie… Mio Dio, ho sognato con NXT quest’anno.
Le donne in WWE si tingono d’oro
Le abbiamo volute, le abbiamo chiamate a gran voce, le abbiamo aspettate ed eccole: le cinture secondarie femminili sono arrivate in WWE. Eh sì, quest’anno Triple H e Shawn Michaels ci hanno fatto proprio tre bellissimi regali introducendo per il main roster il Women’s Intercontinental Championship e il Women’s United States Championship, mentre per NXT abbiamo avuto il Women’s North American Championship. So che in voi cresce la paura che possano essere gestite male, specialmente quelle nel main roster, dato che con le altre cinture non è andata benissimo quest’anno (ne parliamo tra poco), però a me personalmente danno tanta speranza perché magari saranno uno stimolo per il booking team e una grande occasione per le donne che per un motivo o per l’altro non possono ambire ai titoli massimi.
ll peggio del 2024
Che due scatole Liv Morgan vs. Rhea Ripley
Cosa vi devo dire? Una gestione alquanto brutta di una rivalità che invece poteva dare tanto, e invece ci hanno dovuto mettere in mezzo un uomo, una guardia del corpo indesiderata e tipo 300 segmenti tutti uguali.
Io vi dirò una cosa: la gestione della divisione femminile WWE nel main roster è stata criticata tantissimo quest’anno e con giusta ragione, ma dato che non butterei proprio tutto non ho voluto metterla per intero nel peggio del 2024, però questa rivalità se lo merita perché davvero, di buono ci ha regalato solo Rhea Ripley e Liv Morgan che sembrano enemies to (quasi) lovers (non è colpa mia se shippo Rhea con qualsiasi bionda esistente okay? Okay).
Mercedes Moné va in AEW
Eccoci, ci siamo, la cosa che mi farà prendere insulti dai fan della CEO, ma scusatemi, da fan di Sasha Banks non posso non dire la mia. Se da un lato abbiamo parlato del suo sbarco in AEW come una cosa positiva per lei, dall’altro io non ho trovato tutti questi grandi benefici. Sì è vero, da quando è arrivata le donne hanno ottenuto un po’ di più come abbiamo visto, e parte del merito è sicuramente suo, ma poi? Il suo regno come TBS Champion, seppur contenente alcuni ottimi match, non lo sto trovando memorabile e non lo sto trovando particolarmente vantaggioso per nessuno, neanche per lei forse. Sapete che a me non piace parlare di affossamento, però le sue vittorie su Willow Nightingale, Kris Statlander e Britt Baker sono state un grande “mah” per la carriera delle tre citate. Britt Baker ci ha fatto la figura del pollo impanato e fritto dato che è stata la prima donna a firmare con la AEW, un pilastro per la federazione, ed è stata umiliata dalla nuova arrivata per un titolo secondario e le due hanno fatto pure uno dei match peggiori dell’anno. Willow e Kris invece ne sono uscite benissimo a livello di match, ma il momentum della prima si è spento e ha dovuto brillare tra Giappone e Messico, mentre la seconda ha fatto face-heel-face non guadagnando molto alla fine, anche se spero che possa andare per il titolo mondiale nel 2025 magari. In più, e questo per favore non prendetelo come un insulto, è una considerazione, Mercedes non è il tipo di lottatrice fatta per proprio qualsiasi situazione, infatti secondo me quando si trova sul ring con gente meno capace (vedi Britt Baker) fatica un po’ a guidare, mentre se ha delle avversarie veramente brave ha un fuoco dentro che le fa fare ogni volta la performance della vita (vedi Hazuki). Su questo non c’è rimedio, perché se dopo anni è così la vedo dura possa cambiare, ma alla fine non dobbiamo sempre volere la perfezione no? Anche perché non esiste.
I soldi buttati di Tony Khan
Mi piange letteralmente il cuore a scrivere questo paragrafo, dico sul serio, ma devo farlo. Quanto sono stati inutili gli acquisti di Deonna Purrazzo e Kamille per la AEW? Mi spiego meglio perché sono due casi un po’ diversi ovviamente.
Nel caso dell’ex TNA Knockouts Champion, sembrava perfetta la AEW per lei dopo l’avventura nella federazione canadese andata benissimo, ma dopo tipo due mesi si è persa nella mischia e ad un certo punto è venuta fuori con The Vendetta insieme a Taya Valkyrie che vincono un match inutile e ne perdono cinque utili, boh. Mentre l’ex NWA Champion è quasi incommentabile, giuro: appena l’ho vista debuttare come bodyguard di Mercedes Moné ho percepito subito il disastro. Diciamocelo, Kamille non è un fenomeno sul ring e lo sappiamo, però in NWA ha fatto una run importante con quella che per me rimane la cintura femminile più importante nella storia del wrestling, e farla debuttare in quel modo anche no, infatti è sparita totalmente e ora il suo futuro lì è in bilico. Io avrei accettato l’offerta di NXT, cara Kamille.
Mannaggia agli infortuni
Se il 2023 ci ha fatto urlare per gli infortuni vari, il 2024 gli ha detto: “Ehi bro, ti faccio compagnia”. In STARDOM abbiamo avuto diversi infortuni, in WWE abbiamo perso (detta così è brutta ma capitemi): Shotzi, Dakota, Asuka, Rhea Ripley, Liv Morgan, Cora Jade e altre, anche se la maggior parte di loro è tornata. In AEW Julia Hart poverina stava avendo un push ed eccola ferma. Ma non solo ovviamente mi è dispiaciuto tanto per le wrestler e la loro salute, ma anche perché spesso il booking del loro ritorno è stato scellerato: qualcuno ha detto Jamie Hayter che torna nella Zero Hour a AEW All In per avere una brutta rivalità contro Saraya? Comunque ho citato solo alcune atlete, ma davvero ci sono stati tantissimi infortuni in tutto il mondo, anche nelle Indies.
La caduta della STARDOM
Se nelle cose belle ho inserito la nascita della Marigold, nella parte negativa non posso non inserire il declino della STARDOM. Da quando la Bushiroad ha infatti silurato Rossy Ogawa, tutto è crollato: stable storiche che vengono distrutte, gente palesemente face fino al midollo che diventa heel (Saya Kamitani non sta facendo un brutto lavoro, però più la guardo più la trovo cringe, proprio non ha la faccia da cattiva, sembra quando Tamara del Mondo di Patty era diventata dark ve lo ricordate?), vittorie titolate discutibili… Hanno provato a rimediare a tutto intensificando le collaborazioni con NJPW (anche perché sono praticamente una cosa sola ora) e con la AEW, ma queste hanno dato i suoi frutti solo per cose fine a se stesse, come match belli, stop.
Il crollo della AEW dopo All In
Purtroppo vi parlo di un altro crimine contro il wrestling femminile: il crollo della AEW negli ultimi mesi dell’anno. MA PERCHÉ TONY, PERCHÉ?! Andava tutto bene! E invece no, tutto è crollato, a partire da quando Mariah May ha finalmente distrutto Timeless Toni Storm, e questo va nel negativo non per la decisione in sé (più che giusta) ma perché una volta raggiunto lo scopo non c’era più niente da dire. Kris Statlander ha cambiato status tre volte, Willow Nightingale si è persa, Britt Baker è tornata e sparita, Serena Deeb ha fatto la furba e poi sparita, Deonna Purrazzo già commentata. Proprio il booking, escluso quello di Toni Storm, rimane un no per me, ora come ora. Torniamo alla gloria d’inizio 2024, grazie.
La WWE perde Becky Lynch e Samantha Irvin
Mercedes Moné è andata in AEW, Charlotte Flair si è infortunata, Bayley ha avuto un anno no E MI TOCCA ANCHE VEDERE BECKY LYNCH FREE AGENT?No dai, no dai! Per fortuna sono sempre stata sicura di un suo ritorno perché altrimenti davvero impazzivo e mi portavano via con la camicia di forza, però è stato difficile farsi 6 mesi senza di lei e spero davvero di rivederla nel 2025 in WWE.
Mentre se parliamo di Samantha Irvin, mi dispiace perché secondo me la sua voce introduceva benissimo gli atleti, e soprattutto dava loro una caratterizzazione perfetta che ci anticipava le loro gesta sul ring. Mi dispiace che per lei non fosse poi così positivo quel ruolo perché chiaramente per me era la sua strada, ma l’importante è che lei sia felice.
Considerazioni finali
Prima di lasciarvi vorrei spendere due parole su come ho percepito io nel suo complesso quest’anno: è stato faticoso. Come ogni anno ci tengo a dire che ovviamente ci sono alti e bassi, non tutto può andare bene e non tutto può andare male, però devo dire che in questo 2024 ho un po’ annaspato a stare dietro a tutto. Giustamente tutti siamo diversi e percepiamo le cose in maniera diversa, per questo mi piace scrivere questo articolo e non fare gli Awards che sono sono un po’ più “vuoti” dal mio punto di vista, perché voglio soprattutto discutere con voi, anche se non direttamente, di come abbiamo vissuto il wrestling femminile durante l’anno e mi piace confrontarmi con voi dopo la vostra lettura.
Questo 2024 è stato faticoso per tanti motivi e il wrestling mi ha pesato lo ammetto, soprattutto negli ultimi mesi, quasi come se le cose negative avessero avuto un peso nettamente maggiore rispetto a quelle positive, le ho sentite di più, spero di essermi spiegata bene. Però allo stesso tempo, le cose belle mi hanno principalmente fatta commuovere, anche con lacrime vere, perché è così che io vivo tutto questo. Voi vedete articoli, post, stories e tutto quanto, ma non vedete praticamente mai chi c’è dietro a fare tutto e soprattutto come lo fa. Dietro a tutto c’è una ragazza emotiva, empatica, testarda, precisina, appassionata e che ci mette tanto amore e tanto impegno nel fare ciò che fa per il wrestling femminile.
Il mio augurio per il 2025 è che la situazione possa migliorare, sia per il wrestling femminile, per quello che c’è da migliorare, sia per il mio lavoro con il wrestling femminile perché ci tengo tanto, e come sempre tutto quello che dico è mosso dall’amore che provo verso il professional wrestling e non lo scrivo per far polemica o litigare. Voglio che il meglio rimanga il meglio e il peggio diventi il meglio, sempre, e questo è possibile solo se continuiamo a supportare le donne nel wrestling.
Per quanto mi riguarda, grazie di cuore come sempre per il supporto a Donne Tra Le Corde, non lo do mai per scontato e prego di poter arrivare a nuovi traguardi con il progetto.
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Donne Tra le Corde non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alla All Elite Wrestling, WWE inc, STARDOM o altre fonti citate in questo articolo. Credits a tutti i fotografi che hanno scattato le foto presenti nell’articolo. L’articolo è stato scritto e curato da Rachele Gagliardi, fondatrice e blogger di Donne Tra Le Corde. Revisione di Irene Zordan.