Konnichiwa cari lettori del sito (sì, adesso Donne Tra Le Corde ha un sito web ed io sono sempre più entusiasta di far parte di questo progetto!), ben ritrovati per il nostro consueto appuntamento con la rubrica di Joshi Sakè. Sono la vostra Komorebi ed oggi voglio parlarvi del debutto e del primo match di Mercedes Moné (Sasha Banks) nella sua nuova avventura post WWE.
Un sogno che diventa realtà
Tutto inizia poco meno di un anno fa, quando lo scorso maggio Sasha Banks e Naomi (allora campionesse tag team femminili), abbandonano Raw a poche ore dall’inizio della messa in onda dello show. L’ormai tanto chiacchierato walk out delle due wrestler possiamo considerarlo come un nuovo punto di partenza per la carriera di Mercedes Varnado che non ha mai nascosto il suo desiderio di cimentarsi in realtà diverse da quelle del wrestling nordamericano. Ecco perché, nonostante rumors e voci di un possibile ritorno negli show della WWE, Mercedes alla fine ha deciso di realizzare il suo sogno di lottare in Giappone. Del resto anche quando era ancora sotto contratto con la WWE, Mercedes ha sempre strizzato l’occhio al Joshi Puroresu e a testimoniarlo ci sono non solo i tweet di apprezzamento per alcuni match delle federazioni giapponesi più note, ma anche i suoi viaggi in Sol Levante, specie quello nel 2019 quando si è allenata nel dojo delle Sendai Girls, in quel periodo ancora capitanate dalla leggendaria Meiko Satomura.
La nuova pagina del libro della sua carriera l’ha quindi condotta proprio in Giappone, dove ha debuttato lo scorso 4 gennaio al Tokyo Dome durante Wrestle Kingdom 17, PPV annuale della New Japan Pro Wrestling. Quella sera si è presentata sul ring per sfidare Kairi per la cintura IWGP femminile, titolo introdotto lo scorso novembre durante l’evento Historic X – Over, evento nel quale NJPW e Stardom hanno collaborato e di cui vi ho già parlato in un precedente articolo di questa rubrica. Dopo aver difeso con successo il titolo contro Tam Nakano, Kairi si è vista arrivare la fu Sasha Banks (che ora lotta con il ringname di Mercedes Moné ) tra lo stupore del pubblico presente al Dome. Dopo aver teso la mano alla vecchia collega dei tempi della WWE, l’ha poi colpita con la Money Maker (la sua nuova finisher), mettendo subito in chiaro che non è arrivata lì per scherzare.
Del resto in una recente intervista dopo il suo debutto in NJPW, Mercedes è stata chiara:
La vita è troppo corta per non inseguire i tuoi sogni e la tua felicità”, ha detto. Poi ha parlato di ciò che si aspetta dalla sua nuova avventura: “sono entrata in questo mondo per fare la differenza ed accontentarmi non è mai stata una possibilità”. “Il wrestling è stata la mia più grande passione da quando avevo 13 anni e lo è tuttora. Penso al wrestling al mattino quando mi sveglio, al pomeriggio ed anche prima di andare a letto”. Sul Joshi Puroresu ha detto: “è la forma di wrestling che più mi affascina dal primo match che ho visto. Ho sempre stimato lottatrici come Manami Toyota, Aja Kong ed Akira Hokuto, perché quelle donne lottavano nei main event al Tokyo Dome negli anni ’90 e hanno dato tanto prestigio al wrestling femminile che è spesso messo in ombra da quello maschile. Loro invece in quegli anni facevano numeri pazzeschi e riempivano le arene. Seguire le loro gesta è il mio più grande sogno che precede anche quello che ho già realizzato, cioè di lottare in WWE. Queste ragazze vanno sempre a mille e voglio far parte di tutto questo. Voglio mettermi in gioco, voglio lasciare il segno in una federazione dominata dagli uomini (si riferisce alla NJPW). Questa è una sfida che voglio vincere”. Poi ha continuato: “adesso che il Giappone mi ha aperto le sue porte, posso realizzare questo mio sogno e fare la differenza anche qui.
L’effetto Moné
Dopo il confronto con Kairi, il match è stato presto reso ufficiale: Kairi e Mercedes Moné si affronteranno con il titolo IWGP in palio in quel di NJPW Battle in the valley il 18 febbraio a San Josè, in California. La location ovviamente non è stata scelta a caso. Mercedes rappresenta un big affaire per la NJPW e quale miglior momento per sfruttare la sua popolarità se non sponsorizzarla per un evento che si terrà negli Stati Uniti? Scelta che si è rivelata più che giusta, perché l’effetto Moné ha subito portato al sold out dell’arena che ospita l’evento nel giro di pochi giorni.
La fanbase di Sasha ha avuto un forte impatto in questa storia. Infatti, la NJPW ha parlato di un incremento di oltre il 30% di nuove sottoscrizioni al suo servizio di abbonamento streaming che, con molta probabilità, sono una gran fetta di suoi aficionados che hanno imparato ad amarla sui ring della WWE e hanno deciso di supportarla in questo nuovo capitolo della sua carriera.
A proposito di supporto, Sasha è nata a poco più di un’ora da San Josè e ha tanti parenti ed amici pronti a recarsi all’evento per darle tutto il calore di cui ha bisogno per quello che è un altro momento storico per la sua carriera da wrestler. Un supporto che le è arrivato anche dalla sua storica amica Bayley, la quale ha preso un aereo per il Giappone subito dopo Raw per essere al Tokyo Dome nel giorno del suo debutto in NJPW. Ulteriore supporto è arrivato anche da Trinity Fatu (Naomi), Kalisto ed il duo che compone degli FTR, Dax Harwood e Cash Wheeler anch’essi molto legati a Mercedes.
Insomma, tutto sembra incasellarsi perfettamente per un debutto da sogno. Sold out, tanto entusiasmo ed un dream match che mette contro due ottime lottatrici che hanno già avuto modo di confrontarsi nei ring della WWE. Infatti, ricordo con molto piacere il match tra le due tenutosi a Raw nel luglio del 2020 (quando Sasha e Bayley erano in faida con le Kabuki Warriors), dove entrambe misero su un’ottima contesa, nonostante l’atmosfera surreale dovuta all’assenza del pubblico in arena a causa delle restrizioni imposte per la pandemia da Covid – 19.
Poi dopo il brutale pestaggio subito da Bayley, Kairi è sparita dai radar della WWE e l’abbiamo vista tornare solo l’anno scorso per ripartire da dove tutto era iniziato, ovvero in Stardom. Adesso il destino ha voluto che le strade di Sasha e Kairi si incrociassero nuovamente e non serve essere grandi esperti del wrestling business per capire che un match tra due ex superstar della WWE è un ottimo affare economico per la federazione.
Il match
Siamo giunti al momento della verità. Com’è stato il primo incontro di Mercedes in questa nuova avventura?
Come avrete già avuto modo di intuire dal titolo che ho scelto, il match mi è piaciuto. Ok, ci sono state delle cose evitabili, qualche piccola imprecisione, ma sarebbe voler trovare proprio il pelo nell’uovo in quello che è stato uno dei migliori match femminili che ho visto nell’ultimo anno.
Entrambe le lottatrici sono state trattate da vere e proprie stelle con entrate ben curate in tutti i particolari e, non meno importante, anche la posizione in card del loro match dimostra che la federazione ha dato loro estrema fiducia. Infatti, per chi non conoscesse troppo bene le dinamiche della NJPW, essere nel pre – main event è un segnale importante di fiducia da parte della federazione nipponica e dimostra anche una volontà di cambiamento di certe regole ferree che la compagnia si porta dietro dall’anno della sua fondazione. Infatti, la NJPW è sempre stata piuttosto “chiusa” nei confronti del wrestling femminile, tanto da non avere di fatto una divisione dedicata alle donne. Ora tutto questo sta però cambiando, soprattutto da quando la NJPW ha iniziato a coinvolgere sempre di più la Stardom nei suoi eventi, la quale, seppure non ufficialmente, può essere considerata una sorta di divisione femminile della stessa New Japan.
Un altro fattore che ha reso il match ancora più bello da seguire è stato il pubblico. Un pubblico da dieci e lode, caldo dall’inizio alla fine e giustamente a sostegno della baby – face di turno, nonché sempre coinvolto in ogni fase e spot presente all’interno del match. Sicuramente si è notata subito la differenza con il pubblico che siamo abituati a vedere nei match di Joshi che risulta essere generalmente più distaccato, a tratti anche freddo e in certi casi anche fin troppo silenzioso. Ne è un esempio il match tra Syuri e Giulia valevole per la Red Belt (il titolo principale della Stardom), svoltosi lo scorso dicembre e che meritava senza dubbio un pubblico più partecipe visto il match stupendo messo in scena dalle due lottatrici.
Comunque, se tutto questo vi sembra poco, Mercedes decide subito di farci commuovere per aver scelto di debuttare con l’attire tipico di Hana Kimura (sì, proprio quello della Tokyo Cyber Squad con tanto di respiratore antigas), prendendosi una bellissima reazione da parte dei presenti in arena. Kairi invece resta sulla classica (ma pur sempre epica) entrata da principessa dei pirati. Prima che il match inizi, comincia una piccola sfida psicologica tra le due, iniziato dalla campionessa che, prima di porgere la cintura all’arbitro, decide di alzarla in faccia a Mercedes, come se la tensione non fosse già abbastanza alta. Suona la campanella che dà inizio al match e finalmente si passa all’azione. Sasha parte subito in quarta e con una rapida azione chiude Kairi nella sua Bridging crossface (che non possiamo più chiamare Bank Statement per motivi di copyright), ma Kairi si divincola rapidamente. Mercedes guarda Kairi e le fa un gesto come a dire “ero a tanto così dal metterti subito giù”. E siamo già in una situazione di parità per quanto riguarda il piccolo match psicologico tra le due. Sin dalle prime fasi del match sono chiare le posizioni: Kairi veste i panni della baby-face, mentre Mercedes ha un atteggiamento decisamente più heelish che risulterà poi essere la chiave di volta del match.
A questo punto inizia una fase del match in cui le due non fanno che eseguire azioni in rapida successione, andando a segno più volte entrambe, ma racimolando sempre e solo conti di due. Ecco quindi che Mercedes capisce di dover giocare psicologicamente se vuole far tentennare una Kairi molto determinata a lasciare la California con la cintura ancora ben salda alla propria vita. Moné inizia quindi ad usare il trash talking per entrare nella testa della campionessa in carica, ma Kairi è molto concentrata e non si fa soggiogare dagli sporchi trucchetti della sfidante. Dopo i primi dieci minuti di match, appare chiara la strategia di Mercedes: danneggiare il più possibile il braccio di Kairi per disinnescare la potenza dell’Insane Elbow della giapponese, finisher che evidentemente Moné teme molto e vuole quindi evitare che Kairi riesca a metterla a segno. Purtroppo però se l’idea in sé è bella, il lavoro al braccio si perde un po’ nel nulla in quanto Kairi non lo vende praticamente mai nel corso del match. Probabilmente c’è stato un problema di comunicazione tra le due e quindi Kairi non si sia concentrata su quell’aspetto durante la contesa. Certo è una piccolissima macchia che non va a rovinare in nessun modo un’ottima contesa (al massimo è solo una ciliegina che non hanno messo su una torta comunque squisita), ma se fosse stata una delle chiavi del match avrebbe sicuramente funzionato tantissimo nella narrativa dell’incontro. Eppure qui traspare tutta l’esperienza di Mercedes che porta avanti la sua strategia nonostante la collega non stia portando avanti la medesima narrativa. Infatti, quando Kairi la mette giù con l’Alabama Slam e si appresta a salire sul paletto per caricare l’Insane Elbow, Mercedes glielo impedisce da terra in modo ingegnoso e a tratti disperato, impedendole di salire bloccandole il piede tra le gambe. Questo porta avanti lo storytelling che Mercedes vuole raccontarci nel match e cioè che non deve assolutamente permettere alla sua avversaria di mettere a segno la sua signature move.
Il match procede con spot molto interessanti tipo le due Meteora consecutive di Mercedes (una all’angolo e l’altra addirittura mentre Kairi è fuori dal ring mentre cerca di rifiatare), la springboard DDT di Kairi e lo stomp devastante sul petto di Mercedes chiusa all’angolo. Nella fase successiva del match, Mercedes prende il sopravvento e colpisce Kairi prima con un Bayley to Belly suplex (ovviamente dedicato alla sua grande amica Bayley) che spinge il pubblico a far partire dei cori che intonano proprio il nome di Bayley che era tra il pubblico.
A questo punto arriviamo alla fase cruciale del match. Moné inizia ad eseguire i Three Amigos in onore di Eddie Guerrero, ma Kairi converte l’ultimo in una implant DDT che porta ad uno scambio di colpi che termina con la Cutlass di Kairi che colpisce però l’arbitro visto che Mercedes se ne serve come scudo per proteggersi dal colpo. La regia inquadra Mercedes che mostra un’espressione è tutto un programma. L’arbitro è a terra, è l’occasione giusta da cogliere al volo. Inizia quindi una fase di brawling che porta le due lottatrici sullo stage e Moné sembra avere la meglio, tanto che decide di prendere un tavolo per eseguire un suplex sulla povera Kairi. Alla campionessa riesce però un’incredibile reversal che le permette di caricarsi Mercedes sulle spalle e schiantarla con una potentissima Powerbomb sul tavolo da lei stessa posizionato, spot che genera un potentissimo pop del pubblico. Dopo 25 minuti di battaglia le due sono stremate e Kairi sa che è arrivato il momento di chiudere la contesa. Riporta Mercedes sul ring e la posiziona per seguire il suo Insane Elbow, ma con le ultime forze Moné riesce a disinnescare la mossa alzando le ginocchia. Mercedes non perde tempo e sale sul paletto per eseguire la Frog Splash approfittando del colpo subito da Kairi, ma anche Kairi non ci sta ed alza le ginocchia annullando a sua volta la manovra, per poi chiudere l’avversaria in una crossface. Moné sembra non avere scampo e riesce ad annullare la presa di sottomissione solo con un gesto disperato, cioè mordendo il braccio di Kairi, costringendo quindi la campionessa a mollare la presa per poi eseguire la sua Money Maker che le garantisce il conto di tre e la vittoria del titolo.
Un finale al cardiopalma che è la giusta conclusione di un bellissimo match. A match terminato Mercedes tende la mano a Kairi in segno di sportività, riconoscendo il valore della sua avversaria. Kairi sembra titubante, ma anziché darle la mano abbraccia calorosamente la nuova campionessa e le allaccia la cintura per poi alzarle la mano al cielo. Mercedes ce l’ha fatta, ha già messo le mani sul titolo IWGP interrompendo il regno di Kairi. Ulteriore conferma che la NJPW reputa Sasha una stella è la passerella che le ha concesso a fine show, quando ha raggiunto il campione IWGP Kazuchika Okada uscito vittorioso ed ancora campione dal main event dell’evento dopo aver sconfitto l’ace Hiroshi Tanahashi.
Il bello deve ancora venire
Adesso che è campionessa le aspettano tanti incroci interessanti. Per iniziare ha già una sfidante per NJPW Sakura Genesis dove affronterà la giovane e talentosa AZM con la quale ci sono già state delle scaramucce perché, a detta della stessa AZM, Mercedes non pronuncia bene il suo nome che si legge AZM ma si pronuncia Azumi. In ogni caso, Azumi è solo una delle tante interessantissime sfidanti che Mercedes potrà incontrare durante il suo regno e sapere che c’è già quasi la certezza che superato l’ostacolo AZM toccherà a Mayu Iwatani, ci fa ben sperare sulla qualità dei match che collezionerà durante questa nuova avventura. Vi dico solo che ci sono altre tante wrestler in Stardom con le quali sarebbe fantastico vederla interagire: la campionessa uscente Syuri, non a caso nominata la miglior wrestler del 2022; la campionessa in carica Giulia con la quale potrà addirittura avere qualche scambio al microfono, dato che quest’ultima parla un buon inglese essendo nata a Londra dove ha anche trascorso parte della sua adolescenza; la campionessa Wonder of Stardom Saya Kamitani che sta stracciando ogni record nel suo regno da campionessa; Utami Hayashishita per un potenziale match dell’anno viste le qualità di entrambe; discorso uguale per la veterana Tam Nakano e la sua compagna di tag Natsupoi. E tante altre giovani e talentose lottatrici del roster della Stardom, come Starlight Kid, Momo Watanabe e Suzu Suzuki solo per citarne alcune.
Insomma, lo stint giapponese di Mercedes Moné è appena cominciato ed è partito subito alla grande e sono sicura che non potrà che continuare a regalarci incontri bellissimi nei mesi a venire visto il numero di nuove avversarie con le quali battersi in dream match inediti.
Siamo giunti alla fine di questo articolo. Volevo ringraziare tutti coloro che si sono presi qualche minuto per leggerlo e rinnovarvi l’appuntamento al prossimo mese con un nuovo articolo della rubrica. Un saluto dalla vostra Komorebi!
Articolo precedente della rubrica: Joshi Sakè: Asuka/Kana, l’ascesa dell’imperatrice
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Donne Tra Le Corde non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alla WWE, Stardom, NJPW e tutte le altre compagnie citate in questo articolo. Non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alle lottatrici citate in questo articolo e da i credits a tutti i fotografi e grafici che hanno lavorato alle foto in questo articolo. L’articolo è stato scritto e curato da Aurora Petrucci, blogger di Donne Tra Le Corde. Editing e revisione di Rachele Gagliardi.