Ben ritrovati cari lettori del blog, rieccoci con il nostro consueto appuntamento mensile con la rubrica Joshi Saké. Sono la vostra Komorebi e per l’articolo del mese di agosto ho pensato di parlarvi di stelle, ma non di quelle che avete guardato la notte di San Lorenzo, bensì di quelle che sono destinate a brillare nel firmamento del wrestling femminile.
Dalle stelline alla STARDOM
Nel corso degli ultimi anni è facile notare come sia stata la STARDOM a sfornare tre tra le migliori wrestler di oggi, soprattutto se pensiamo a KAIRI e Mayu Iwatani che sono state formate proprio nel Dojo della STARDOM sotto la guida di una certa Nanae Takahashi. Un discorso diverso va fatto invece per Io Shirai, perché sebbene non sia un prodotto esclusivo della federazione e abbia una carriera ricca di successi già precedente al suo stint in STARDOM, è sicuramente in quei ring che ha raggiunto una popolarità e una maturità tali da permetterle di ottenere un contratto con la WWE.
Stiamo però parlando del passato e lo scopo di questo articolo è invece quello di dare uno sguardo verso il futuro. Ecco perché direi di procedere ad un piccolo elenco dei prospetti più interessanti che la STARDOM ha lanciato negli ultimi cinque anni.
Una regina dal cuore d’oro
Non posso non partire dal prospetto più interessante comparso nella scena Joshi negli ultimi anni: Utami Hayashishita. La leader delle Queen’s Quest ha indubbiamente un talento cristallino e non a caso è considerata già oggi tra le migliori wrestler al mondo nonostante debba compiere 24 anni solo il mese prossimo. Eppure, a soli 23 anni ha già un palmares di tutto rispetto dato che ha vinto cinque titoli sui sette presenti in STARDOM, oltre all’EVE International Championship che ha strappato a Viper (oggi meglio nota come Doudrop) nel gennaio del 2019. Utami ha vinto per due volte i titoli tag (una volta in coppia con Momo Watanabe ed un’altra insieme a Saya Kamitani) ed una volta i titoli trios in squadra con AZM e Momo Watanabe. Per quanto riguarda la carriera in singolo, ha vinto la Red Belt (strappandola alla Ace della federazione Mayu Iwatani), lo SWA World Championship ed il Future of STARDOM Championship, oltre ad aver vinto l’edizione 2020 del 5 Star Grand Prix.
Del resto se in STARDOM hanno deciso di farle ottenere tanti successi non può essere soltanto un caso. Ha talento da vendere e, nonostante ormai possa apparire come una wrestler abbastanza navigata, non dimentichiamo che ha debuttato il 18 agosto del 2018 e ha poco meno di quattro anni di attività alle spalle. Il fatto che abbia bruciato le tappe e goda di alta stima in federazione lo si può intuire anche dal fatto che quest’anno è stata scelta come avversaria per il debutto della rookie Miyu Amasaki, ruolo che viene generalmente affidato alle lottatrici più esperte. Inoltre questa giovane lottatrice ha anche un’interessante storia alle spalle che dimostra il suo gran cuore. Infatti, Utami fa parte di una famiglia molto numerosa composta da ben dodici persone, particolarità che fece finire tutta la sua famiglia in tv tra il 2006 ed il 2013 per la realizzazione di un reality show che raccontava la vita di tutti i giorni di una famiglia così numerosa. Appena concluso il liceo, Utami supera le audizioni per entrare a far parte del Dojo della STARDOM e, quando non si allena, lavora come cameriera in un ristorante per aiutare la sua famiglia a pagare le spese scolastiche delle sorelle minori.
Non nascondo di avere un debole per lei e la considero la mia preferita tra le nuove leve della STARDOM. Mi piace il suo stile di lotta, la pulizia e la grazia che ha nell’eseguire le mosse ed anche il carisma che trasmette quando si avvia verso il ring nella sua epica entrata da regina mentre impugna la immancabile rosa rossa. Se voleste farvi un’idea completa su di lei, vi consiglio di guardare assolutamente i due match contro Jungle Kyona e Mayu Iwatani durante l’edizione del 5 Star Grand Prix del 2018 e i due match contro Syuri del 2021, precisamente quello del 4 settembre del 5 Star Grand Prix 2021 e quello del 29 dicembre di STARDOM Dream Queendom.
Una pigrona che picchia forte
L’elenco procede con un altro gioiellino made in STARDOM: Momo Watanabe. Momo è una wrestler ricca di talento, eppure la federazione continua a gestirla con il freno a mano tirato. Certo il suo stint in STARDOM è comunque di tutto rispetto, perché parliamo di una wrestler di soli 22 anni che dal 2014 ad oggi ha dominato la divisione tag team vincendo tre volte i titoli trios e due volte quelli di coppia, oltre ad aver vinto per ben due volte il Goddesses of STARDOM Tag League, torneo dedicato proprio alla divisione di coppia. In singolo ha invece vinto “solo” la White Belt (Wonder of STARDOM Championship) e l’edizione 2018 del Cinderella Tournament. Un palmares per niente male per una della sua età, eppure pare che non riesca ad ottenere quella fiducia tale da parte della federazione per mettere le mani sulla Red Belt. Momo ha uno stile molto stiff e fa delle ginocchiate e dei calci i suoi colpi migliori.
Si sa relativamente poco della sua vita privata, dato che tende a tenerla piuttosto segreta. Da quel poco che è trapelato, si sa che Momo è un’amorevole zia, ama i videogiochi, soprattutto la saga di Resident Evil della quale possiede tutti i titoli usciti fino ad oggi. Si sa inoltre che è una buona forchetta, tanto che parte del personaggio di Momo in STARDOM è basato sulla figura di una ragazza pigra che adora dormire (stando alle foto postate dalle sue compagne dell’Oedo Tai sui social, si addormenta letteralmente ovunque: divani, sedie, panchine, davanzali di finestre, pavimenti e perfino a bordo piscina) e che ama mangiare piatti tipici della cucina orientale, in special modo i jiaozi (ravioli ripieni di carne o verdura tipici della cucina cinese) e gli onigiri (le famose polpette di riso ripiene solitamente di tonno, salmone o carne macinata, sesamo, zenzero, prugne salate ecc.).
Riesce bene sia da heel che da face, ma senza dubbio fare la cattiva è il ruolo che le è più congeniale ed il lavoro che sta svolgendo da quando l’anno scorso è passata tra le fila dell’Oedo Tai, tradendo le Queen’s Quest, ne è la prova. Sta dimostrando di essere entrata perfettamente nel ruolo da cattiva, mostrando un’ottima attitudine nel giocare sporco, oltre ad essere brava con le espressioni di supponenza ed irriverenza che utilizza per schernire le sue avversarie. Sono però fiduciosa del fatto che sia solo questione di tempo ed arriverà anche il suo momento.
Se volete guardare qualche suo match, sono altamente consigliati il match del 23 maggio 2018 dove ha vinto la White Belt contro Io Shirai, quello in coppia con Utami contro Jungle Kyona e Natsuko Tora nel novembre del 2018 dove ha vinto i titoli tag ed infine due match in singolo che personalmente ho apprezzato molto: quello del 14 gennaio del 2019 contro Tam Nakano e l’assalto (purtroppo fallito) alla Red Belt di Mayu Iwatani il 19 gennaio 2020.
Quel diavolo di Kid
L’elenco continua con un altro autentico gingillo forgiato dal Dojo della STARDOM: Starlight Kid. Pensate che Kid compirà 21 anni il prossimo 18 agosto ed ha debuttato ben 7 anni fa, precisamente nell’ottobre del 2015. Sebbene i primissimi anni di carriera li abbia svolti da rookie ed abbia spesso saltato numerosi eventi per dedicarsi agli studi liceali, ha comunque collezionato quattro titoli: ha vinto una volta i titoli tag ed una volta quelli trios (che detiene tuttora insieme a Saki Kashima e Momo Watanabe sue compagne dell’Oedo Tai), oltre ad aver vinto due titoli in singolo: l’High Speed ed il Future of STARDOM Championship. Anche per lei parliamo di uno stint di tutto rispetto considerata la giovanissima età. Cresciuta sotto l’ala protettiva della leader delle Stars Mayu Iwatani, si è unita nel giugno dell’anno scorso alle Oedo Tai compiendo un turn heel dopo tanti anni da face. Nonostante le riesca bene anche il ruolo da face, che l’ha vista essere beniamina della folla quando faceva parte delle Stars, è interessante notare come, soprattutto grazie al suo carisma, si sia adatta perfettamente al ruolo di cattiva all’interno della nuova fazione, tanto da scalare velocemente le gerarchie del gruppo dove sembra essere diventata una sorta di vice della leader.
Kid ha uno stile da high flyer e punta quindi molto sulle manovre aeree che rappresentano i suoi colpi migliori. Il suo stile ed il suo attire si ispirano molto alla Lucha Libre, disciplina alla quale è molto appassionata tanto da aver attribuito alla sua maschera quell’aura di sacralità tipica della tradizione messicana, oltre a seguire tutti i dettami imposti dalla cultura della Lucha. Nessuno infatti conosce la sua vera identità ed il suo viso, anche perché sta molto attenta a non mostrarlo coprendolo con degli stickers quando posta dei selfie senza maschera sui propri social. A proposito di social, Kid è molto attiva sulle piattaforme di social network più famose ed è facile imbattersi in simpatici video che posta su TikTok. Per approfondimenti sull’argomento potete recuperare l’articolo: Joshi Sakè: le gimmick nel Joshi e le loro storie.
Tra i suoi match migliori vi consiglio vivamente il suo match contro Jungle Kyona nel dicembre del 2015, quello contro Mayu Iwatani dell’edizione 2020 del 5 Star Grand Prix e, tra i più recenti, lo scontro con AZM del 23 febbraio di quest’anno con l’High Speed Championship in palio. Se amate l’azione no stop quest’ultimo è senza dubbio il match che fa al caso vostro.
Sushi e Armbreakers
Ed è proprio AZM la prossima della lista. AZM o Azumi (ring name che la lottatrice ha anche usato nei primi anni di carriera), è una classe 2002 e compirà vent’anni il prossimo ottobre. Azumi ha debuttato nel 2013 a appena undici anni. Come nel caso di Kid, anche per lei i primissimi anni di carriera sono stati da studentessa che occasionalmente faceva la wrestler, ma negli ultimi anni è stata presa in forte considerazione dalla STARDOM, tanto da essere stata indicata dagli addetti ai lavori ed esperti del settore come una delle promesse più fiorenti nel panorama del wrestling femminile, classificandosi al sessantesimo posto nella classifica delle 150 wrestler migliori al mondo stilata da Pro Wrestling Illustrated (PWI).
AZM è una lottatrice molto completa con uno stile piuttosto versatile, sebbene il meglio riesca a darlo eseguendo manovre veloci ed aeree, non facendosi mancare anche una discreta tecnica che si nota soprattutto nella pulizia nell’eseguire i Suplex. AZM fa parte della fazione delle Queen’s Quest e, nonostante abbia svolto discretamente il ruolo della “bully heel”, va considerata una “natural born face”. Del resto il suo viso dolce, la giovane età, la statura non imponente ed il suo spirito da guerriera, la rendono la classica underdog che il pubblico spinge e vuole vedere trionfare contro le cattive di turno.
Anche per AZM è difficile reperire informazioni circa la sua vita privata. In una recente intervista ha detto che sogna di visitare gli Stati Uniti perché le piace la musica pop americana e perché è curiosa di provare “il sapore di un vero hamburger americano”, anche se ci ha tenuto a precisare che il suo cibo preferito resta il sushi. Del resto che le piacesse il sushi lo si poteva già intuire dal nome che ha dato ad una delle sue mosse migliori, la Azumi Sushi, una sorta di Grounded Cross Armbreaker che solitamente usa per chiudere successivamente l’avversaria in una Submission Cradle.
Nel corso della sua carriera in STARDOM è sempre stato vivo il dualismo con Starlight Kid che viene tutt’oggi presentata dalla federazione come la sua più grande rivale. Durante la sua carriera, Azumi ha collezionato cinque titoli suddivisi tra la categoria tag e quella singola. Ha infatti vinto tre volte i titoli trios e due volte l’High Speed Championship che detiene tuttora dopo averlo soffiato proprio a Starlight Kid lo scorso febbraio in un match che vi consiglio vivamente. Vi consiglio inoltre altri due match degni di nota sempre contro Kid dell’aprile e del giugno del 2018. Tra gli altri match da vedere di questa promettente lottatrice, vi consiglio soprattutto le due vittorie dei titoli trios in squadra con Io Shirai ed Hazuki: quello del 15 aprile del 2017 contro il trio formato da Hana Kimura, Kagetsu e La Rosa Negra e quello del 4 giugno 2017 contro il trio formato da Hiromi Mimura, Kairi Hojo e KONAMI.
Stelle gemelle, sorelle coltelle
Spesso nel wrestling ci capita di vedere wrestler che hanno tra loro legami di sangue: fratelli e sorelle, cugini, zii e nipoti, padri e figli ecc. Ebbene in STARDOM lottano tre sorelle che sono le prossime della lista, considerata la loro giovanissima età. Stiamo parlando di Hanan, Hina e Rina.
Hanan è la maggiore delle tre ed è una classe 2004, frequenta l’ultimo anno di superiori e proprio questo mese compirà diciotto anni. Allenata da Fuka Kakimoto, ex wrestler ed artista marziale mista, Hanan è l’attuale Future of STARDOM Champion al suo primo regno. Un primo regno già da record in quanto ha superato Utami Hayashishita che ha difeso con successo il titolo per sei volte, mentre Hanan ha ora raggiunto le otto difese. Inoltre, il suo è il terzo regno più longevo con oltre 220 giorni, superato solo da quello di Starlight Kid che conta 281 giorni e quello della stessa Utami che conta ben 409 giorni da campionessa. Insomma, un bel traguardo per una ragazza così giovane. Sin dal suo debutto avvenuto nel 2017 all’evento STARDOM Grows Up Stars, Hanan ha sempre fatto parte della fazione delle Stars, potendo così contare sulla guida della leader veterana Mayu Iwatani ed anche di wrestler più navigate come Hazuki e Koguma, che sono le attuali campionesse tag team. Il suo stile è ancora piuttosto ibrido ed in fase di formazione, ma quello che è certo è che si basa molto sul suo background da judoka, dato che ha iniziato a prendere lezioni di judo quando aveva dieci anni. Il 2022 sembra essere l’anno in cui la STARDOM ha deciso di dare più fiducia a questa giovane stella, togliendole di dosso quello status di rookie eterna che ha avuto dal 2017 in avanti. Nell’ultimo anno Hanan ha mostrato enormi miglioramenti e la sua difesa titolata contro Tomoka Inaba (lottatrice in forza alla Just Tap Out) rappresenta probabilmente il suo match migliore fino ad oggi. Se volete però vedere i suoi miglioramenti, vi consiglio anche di guardare il suo match di debutto del 9 aprile 2017 contro Ruaka ed il match del 19 gennaio 2019 quando sfidò (senza successo) Utami Hayashishita per il Future of STARDOM Championship.
Passiamo poi alle sorelline minori di Hanan, Hina e Rina, le due gemelle classe 2006 che hanno appena 15 anni. Allenate entrambe dalla compianta Hana Kimura, hanno debuttato insieme l’11 giugno del 2017 alla tenera età di undici anni, facendo coppia in un handicap match dove sono state sconfitte dalla sorella maggiore Hanan. Nell’aprile del 2019, durante il Draft della STARDOM, Hina è stata scelta da Kagetsu per entrare a far parte della fazione delle Queen’s Quest della quale ne è tutt’oggi membro. Se Hina ha un carattere più dolce e pacato che la rende un’adorabile face, Rina è l’opposto. Rina veste infatti i panni di una giovane heel perfida e dispettosa con un outfit da Goth Lolita (ゴスロリGosurori) con tanto di vestiti e trucco dark. Scelta inizialmente dalla leader Hana Kimura nel draft del 2019 per unirsi alla sua stable delle Tokyo Cyber Squad, Rina resta orfana di stable quando nell’ottobre del 2020 la coppia composta da KONAMI e Jungle Kyona delle Tokyo Cyber Squad perde un Losing Unit Must Disband match contro Natsuko Tora e Saki Kashima delle Oedo Tai. In cerca di una fazione nella quale accasarsi, Rina viene convinta da sua sorella maggiore Hanan ad unirsi alle Stars. Il sodalizio dura però appena tre settimane e la vera natura da heel di Rina viene di nuovo fuori, quando tradisce le Stars per unirsi alle Oedo Tai, fazione della quale fa parte tuttora.
Essendo particolarmente giovani, entrambe non hanno alle spalle moltissimi match degni di nota, anche perché sono ancora piuttosto acerbe, sebbene nell’ultimo anno abbiano dimostrato discreti miglioramenti. Tuttavia, qualche loro match carino da guardare c’è stato. Di entrambe vale la pena di guardare il match di debutto contro la sorella maggiore Hanan ed il match tra gemelle del 14 aprile del 2019 vinto da Hina. Consiglio anche il match di Rina del 23 maggio di quest’anno in occasione del secondo memorial dedicato ad Hana Kimura, dove la giovane stellina della STARDOM ha sconfitto la veterana Sakura Hirota che lotta in Pro Wrestling Wave e OZ Academy.
Cresciuta a pane e Dragon Gate
A chiudere la lista di giovani stelle, non perché sia meno importante, è la ventenne Miyu Amasaki. Avendo debuttato soltanto lo scorso marzo, il giudizio su Miyu è attualmente in fase di valutazione. Quel che è certo è che nei match disputati fino ad ora ha mostrato un incredibile talento. In una recente intervista Miyu ha dichiarato di essere una grande fan della Dragon Gate, federazione che ha iniziato a guardare in tv con i suoi fratelli ed i cui match hanno fatto crescere in lei il desiderio di diventare una wrestler professionista. Il suo sogno si è avverato quando lo scorso febbraio ha superato il pro – test per essere aggregata al roster ufficiale della STARDOM. Il suo match di debutto in STARDOM è avvenuto l’11 marzo di quest’anno, quando ha perso contro Utami Hayashishita. Nonostante la sconfitta, Utami è rimasta talmente impressionata dal talento della giovane Miyu da offrirle un posto nelle Queen’s Quest, proposta subito accettata da Miyu.
Essendo la sua carriera appena iniziata, posso consigliare solo due match della giovane Miyu. Vanno recuperati il suo match di debutto contro Utami dell’11 marzo 2022 e il tag team match del 28 maggio del 2022 dove lei ed Utami sono state sconfitte dalla coppia composta da Tam Nakano e KAIRI (la Kairi Sane della WWE). Preziosa anche la lezione di KAIRI a fine match che, vedendola a terra dolorante e nervosa, le dice che se vuole diventare grande dovrà imparare dalle sconfitte e non pensare solo a vincere, perché il wrestling non è fatto solo da bei momenti. KAIRI continua il suo discorso da veterana dicendole che il wrestling è soprattutto sacrificio e quello che conta davvero è lottare e migliorarsi giorno dopo giorno per raggiungere la vetta. Staremo a vedere se Miyu farà tesoro del prezioso consiglio di KAIRI e riuscirà a raggiungere la vetta. La sua carriera è appena iniziata, ma questa giovane ragazza ha in mano le carte giuste per poterci riuscire.
Con questo si conclude il nostro appuntamento mensile con la rubrica Joshi Sakè. Ci rileggiamo a settembre per un altro articolo. Un saluto dalla vostra Komorebi!
Articolo precedente della rubrica: Joshi Sakè: Io Shirai, un tuono nel cielo
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Donne Tra Le Corde non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alla STARDOM e tutte le altre compagnie citate in questo articolo. Non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alle lottatrici citate in questo articolo e da i credits a tutti i fotografi e grafici che hanno lavorato alle foto in questo articolo. L’articolo è stato scritto e curato da Aurora Petrucci, blogger di Donne Tra Le Corde. Editing e revisione di Rachele Gagliardi.