Ben ritrovati cari lettori del blog, rieccoci con il nostro consueto appuntamento mensile con la rubrica Joshi Saké, sono la vostra Komorebi e per l’articolo del mese di maggio vorrei onorare il ricordo di Hana Kimura. In particolare, vorrei parlarvi di questa straordinaria ragazza e di come l’odio abbia inciso sul suo destino, privandola di un futuro luminoso nel firmamento del wrestling femminile.
TRIGGER WARNING SUICIDIO!!!! Prima di proseguire nella lettura di questo articolo, vi comunichiamo che il racconto del suicidio di Hana Kimura (paragrafo “Un fiore tra le fiamme dell’odio”) è abbastanza forte. Per favore, se siete sensibili fate attenzione.
Hana e il wrestling
Nata il 3 settembre del 1997 a Yokohama nella prefettura di Kanagawa da madre giapponese e padre indonesiano, Hana cresce a pane e wrestling con sua madre Kyoko che la inizia alla disciplina quando ha solo 13 anni, affidandone l’allenamento e la formazione ai suoi amici e colleghi della Wrestle – 1. Nonostante Hana appaia sempre come una ragazza solare e sorridente, la sua infanzia e la sua adolescenza non sono state facilissime. All’età di un anno sua madre decide di separarsi da suo marito con il quale Hana perderà ogni contatto. Come se non bastasse, Hana diviene vittima di bullismo durante le scuole elementari, quando alcuni compagni di classe la prendono in giro per la sua etnia mista.
Sua madre Kyoko prova a fare di tutto per essere un genitore esemplare, sdoppiandosi nel ruolo di mamma e di wrestler attiva. Hana è infatti una wrestler di seconda generazione, figlia d’arte della veterana del Joshi Kyoko Kimura che può vantare ben 17 anni di carriera nel wrestling. Sin da piccola Hana respira quindi wrestling, dato che quando Kyoko è impegnata con gli show la porta sempre con sé in giro per il Giappone e durante i match di mamma Kyoko, la piccola Hana è sempre seduta in prima fila per guardarli, dimostrando una passione smisurata per il wrestling già in tenera età.
Dopo aver superato il classico Pro – Test del dojo che permette alle rookie di entrare a far parte del roster principale, Hana debutta in Wrestle – 1 il 30 marzo del 2016, quando affronta Reika Saiki, un’altra debuttante che, tra le altre cose, si ritirerà il 3 maggio del 2022 con un ultimo match in Tokyo Joshi Pro – Wrestling (TJPW). Da quel momento inizia la carriera di Hana come wrestler professionista, carriera che le regalerà così tanta popolarità in Giappone da permetterle di girare due video musicali di due singoli della nota cantante pop giapponese Ena Fujita.
Un destino luminoso
Prima di addentrarci nella carriera di Hana, voglio raccontarvi di quando l’ho vista per la prima volta.
Era un pomeriggio di fine estate, per la precisione erano gli ultimi giorni di agosto del 2016 ed una me liceale stava provando a recuperare alcuni match di Hana del suo stint in Wrestle -1. Proprio in quel periodo fui incuriosita dal vociferare del possibile debutto in STARDOM della figlia di Kyoko Kimura, debutto che sarebbe poi avvenuto proprio qualche settimana dopo nel settembre del 2016, quando Hana fece la sua prima apparizione nella federazione femminile più nota del Giappone. Mentre cercavo le sue gesta in Wrestle -1 (dato che non sapevo praticamente nulla di lei), mi sono imbattuta in un video dalla pessima qualità che risaliva addirittura al 2005. In quel video si vedeva una bambina di appena 7 anni vincere l’Ironman Heavymetalweight Championship, un titolo della DDT molto simile per modalità all’attuale 24/7 della WWE. Ebbene, nello stesso video, vidi pure quella bambina perdere il titolo appena qualche attimo dopo averlo vinto proprio per mano di Kyoko Kimura. Nella descrizione del video capì che si trattava di una giovanissima Hana Kimura, descritta ai tempi semplicemente come “Kyoko Kimura’s daughter”. Purtroppo gran parte della mia curiosità su di lei rimase insoddisfatta, perché trovare video della Wrestle – 1 non era fatto un’impresa facile e dovetti arrendermi all’idea di aspettare il suo arrivo in STARDOM per vederla finalmente in azione.
Per mia fortuna non ho dovuto attendere troppo e appena due settimane dopo posso finalmente vederla debuttare in STARDOM. Dulcis in fundo, il 2 ottobre del 2016 ho assistito anche ad uno dei suoi match più importanti in STARDOM, quando in team con sua madre Kyoko e Kagetsu, riesce a vincere gli Artist of STARDOM Championship (i titoli trios della federazione), sconfiggendo un trittico di enorme qualità noto come Threedom, composto da Io Shirai, Kairi Hojo e Mayu Iwatani. Purtroppo però nel gennaio successivo, a causa di un infortunio capitato ad Hana, i titoli furono resi vacanti.
A partire da quel momento rimasi affascinata da questa giovane wrestler, non solo per le sue doti in ring che per quanto apprezzabili non erano di certo il suo punto di forza. Piuttosto, notai subito che rispetto a molte altre sue colleghe, Hana emanava un carisma fuori dal comune, aveva quel fattore X che può davvero spalancarti le porte del successo in questo settore. Hana si portava dietro quell’aura da stella, quell’atteggiamento da diva che nel wrestling conta anche più della migliore proiezione o del Moonsault eseguito con la migliore precisione possibile. Pensai subito che il futuro aveva in serbo grandi cose per lei ed in minima parte è stato così, perché nella sua breve carriera ha comunque ottenuto successi che nemmeno wrestler che lottano da anni nel settore possono vantare.
Prima di conquistare il suo primo titolo in STARDOM, Hana ne aveva già vinto un altro appena qualche settimana prima. Si trattava del JPW Junior title, il titolo dedicato alla classe di età juniores ed appartenente alla JPW Joshi Puroresu, titolo che Hana vinse dopo aver sconfitto Yako Fujigasaki.
Insomma, che Hana fosse destinata a grandi cose non fu una percezione solo mia, ma anche gli altri fan e gli addetti ai lavori notarono subito quanto potenziale avesse questa giovane ragazza. Del resto, non è certo un caso se poi ad inizio 2020 la WWE aveva già puntato gli occhi su di lei.
Ciao mamma, adesso tocca a me
Quando nel 2017 Kyoko decise che era arrivato il momento di appendere gli stivali al chiodo, quale avversaria migliore se non sua figlia Hana le avrebbe potuto offrire il più memorabile dei match di ritiro? E fu davvero così. Quel match porta al suo interno un capolavoro di psicologia, perché da un lato abbiamo Hana, una giovane wrestler con appena un anno di esperienza alle spalle, ma con tanta voglia di vincere e soprattutto tanta voglia di dimostrare a sua madre di che pasta è fatta per renderla fiera di lei. Dall’altro lato invece abbiamo una Kyoko a due facce: per un verso fiera di vedere dove è arrivata sua figlia e per l’altro decisa a non abbandonare la sua mentalità vincente nemmeno nel suo ultimo match, perché fa parte del suo DNA, lei è nata per vincere, lei è Kyoko Kimura e non può fare sconti neanche al sangue del suo sangue se c’è di mezzo l’onore.
Quella comunque non era certo la prima volta che Hana e Kyoko si affrontavano su un ring di wrestling e la chimica mostrata nell’ultimo match di Kyoko lo testimonia. Questa volta era solo più memorabile, perché avrebbe segnato l’ultimo match di wrestling di mamma Kyoko.
In realtà nelle fasi finali della sua carriera, Kyoko ha fatto da chioccia alla giovane Hana, così come ad altre giovani atlete durante il suo stint in STARDOM. Infatti, dopo gli allenamenti di base e la formazione in Wrestle -1, Kyoko decise che era arrivato il momento di portarla in giro con sé, affiancandola come tag team partner soprattutto in Wave. Il duo regalerà anche match di un certo fascino contro un’altra coppia composta da madre e figlia: Gran Hamada e Ayako.
Il primo match una contro l’altra avviene però nel 2016, quando le Kimura si auto producono un evento che prende il nome di HANA KIMURA MEMORIAL che purtroppo letto oggi fa un certo effetto, soprattutto considerando cosa ha realmente in serbo il futuro per la giovane Hana.
In quel match si nota subito quanto Hana sia una catalizzatrice di empatia e pur essendo ancora imprecisa ed acerba nel lottato, riesce ad immedesimarsi benissimo nel ruolo della giovane rookie inesperta che affronta la heel veterana senza scrupoli. Le bastano pochi gesti iniziali per entrare subito nelle grazie del pubblico. Hana sale sul ring con un’aria intimidita ma fiera, tende la mano a Kyoko che però la rifiuta e sfrutta l’occasione per applicare subito una presa al braccio mettendo subito in chiaro la sua volontà di chiudere presto la pratica. Nel match vinto da Kyoko, Hana mostra comunque una discreta offensiva, getta il cuore oltre l’ostacolo, trascina il pubblico che l’accompagna per tutte le fasi del match e ad un certo punto sembra anche riuscire a mettere per un attimo in difficoltà sua madre in un comeback degno di una vera babyface. Quando però tutto sembra andare a favore di Hana, Kyoko usa l’esperienza e tira fuori da cilindro una submission al centro del ring che non lascia altra scelta ad Hana se non quella di cedere. Eppure nonostante il match perso, Hana ha comunque vinto qualcosa: la connessione del pubblico che le riserva uno scrosciante applauso a fine incontro, apprezzando l’impegno dalla giovane lottatrice. Vista l’ottima prestazione, alla fine dell’evento ad Hana viene riservata la posizione centrale nella foto di rito a centro ring e nella stessa foto figurano volti molto noti del Joshi come la leggenda vivente Chigusa Nagayo, la veterana Kaori Yoneyama (che oggi lotta in TJPW e in STARDOM con l’alias di Fukigen Death), Syuri e Mayu Iwatani.
Torniamo però al 2017, dove la vittoria di Hana su Kyoko nel match di ritiro, segna il definitivo passaggio di consegne tra madre e figlia. Questa volta a vincere è Hana che non casca più ai tranelli di mamma Kyoko e riesce a batterla in modo netto e pulito, evitando di farsi chiudere in una submission al centro del ring, stando attenta a lavorare al tappeto solo in prossimità delle corde. Nello stesso show Hana va fianco a fianco con Kyoko per l’ultima volta in un tre contro tre che le vede vittoriose. Il giusto addio al wrestling per Kyoko che lascia la sua eredità alla giovane Hana.
Le porte del successo per Hana si stanno aprendo e la stessa Kyoko in alcune interviste post ritiro, si dice sicura che Hana è probabilmente destinata ad una carriera ancora più ricca di successi rispetto alla sua, perché ha tutte le carte in regola per poter tentare il successo anche al di fuori del Giappone. Anche in una major americana, perché no?
Hana fa la storia del wrestling femminile in Giappone
Nonostante la sua carriera si sia interrotta bruscamente proprio quando stava iniziando a brillare sempre di più, Hana si è comunque tolta delle importanti soddisfazioni.
Nel giugno del 2017, quando ancora non era una wrestler fissa del roster della STARDOM, dopo essere entrata a far parte della fazione delle Oedo Tai, vince il titoli Goddess of STARDOM Championship (i titoli tag team della federazione) insieme a Kagetsu, sottraendoli alle Team Jungle (Hiroyo Matsumoto e Jungle Kyona). Hana e Kagetsu sono riuscite a detenere i titoli per quasi un anno (347 giorni per l’esattezza) con ben 8 difese titolate, affermandosi come il terzo tag team con il regno più longevo nella storia dei titoli, secondo solo alle leggendarie Thunder Rock (Io Shirai e Mayu Iwatani) e le BY Hou (Yoko Bito e Yuzuki Aikawa) che hanno mantenuto i titoli rispettivamente per 407 e 433 giorni. Il duo riesce ad ottenere anche il premio come miglior tag team dell’anno 2017.
Dopo aver perso i titoli nel giugno del 2018 per mano della coppia composta da Mayu Iwatani e Saki Kashima appartenenti alla storica fazione delle Stars, il rapporto tra Hana e le Oedo Tai inizia ad essere sempre più traballante, fino a culminare nel turn heel su Kagetsu che determina l’abbandono ufficiale della fazione da parte di Hana.
Sebbene nel 2018 la Wrestle -1 annunci Hana come appartenente al suo roster, le viene comunque permesso di partecipare agli eventi di altre federazioni sia in Giappone che oltreoceano, soprattutto in Messico, negli Stati Uniti ed in Europa. Tra i suoi stint più celebri si ricordano sicuramente quelli in Pro Wrestling EVE ed in Ring of Honor (ROH).
Nel marzo del 2019 Hana diventa ufficialmente una wrestler della STARDOM, ma riesce comunque a lottare saltuariamente in altre promotions soprattutto grazie alla collaborazione tra NJPW (di cui la STARDOM ha Sister Promotion) e ROH. Infatti, nell’aprile del 2019 prende parte all’evento G1 Supercard co-prodotto proprio dalla Ring of Honor (ROH) e dalla New Japan Pro-Wrestling (NJPW), organizzato in concomitanza con il Wrestlemania week-end della WWE. Hana lotta nel Pre – Show dell’evento, facendo squadra con Stella Grey e Sumie Sakai contro Jenny Rose e il duo dell’Oedo Tai composto da Kagetsu ed Hazuki. La partecipazione a quell’evento permette ad Hana di raggiungere un altro importante traguardo personale della sua carriera, ovvero quello di lottare nel prestigioso Madison Square Garden nella città di New York.
Dopo questo altro piccolo ma grande traguardo personale, il 14 aprile del 2019 Hana è di nuovo in Giappone e diventa leader di una nuova fazione in STARDOM che prende il nome di International Army, salvo poi essere rinominata con il più celebre nome di Tokyo Cyber Squad. All’interno della nuova fazione spiccano i nomi di Jungle Kyona, KONAMI, Rina, Death, Ruaka ed anche quelli di alcune gaijin come Mary Apache, Leyla Hirsch e Zoe Lucas.
Nel maggio seguente Hana ottiene quello che sarà l’ultimo titolo della sua breve ma brillante carriera, vincendo insieme alle sue fidate compagne Jungle Kyona e KONAMI gli Artist of STARDOM Championships per la seconda volta. Qualche mese più tardi lo stesso anno, dopo un match fantastico, Hana sconfigge KONAMI nella finale del 5 Star Grand Prix 2019, ottenendo un altro prestigioso traguardo in carriera.
Tuttavia, è nel gennaio del 2020 che Hana entra nella storia. Infatti, compete in uno Stardom Special Tag Team match facendo coppia con Giulia contro Mayu Iwatani ed Arisa Hoshiki durante l’evento Wrestle Kingdom 14 prodotto dalla NJPW. Molti potranno pensare che non ci sia nulla di così speciale in un incontro di coppia che non è nemmeno stato trasmesso in tv dato che si trattava di un dark match. Tuttavia, a rendere speciale questo match è il fatto che Hana e le sue colleghe hanno interrotto l’assenza di un match femminile al Tokyo Dome che mancava addirittura dal lontano 2002, quando Kaoru Ito e Momoe Nakanishi sconfissero il duo composto da Manami Toyota e Yumiko Hotta. Inoltre, Hana è tra le poche wrestler che possono vantare di aver lottato sia al Tokyo Dome che al Madison Square Garden, due veri e propri templi del wrestling. Per rendere ancora più prestigioso questo traguardo, vi basti pensare che Hana condivide il suo speciale record personale con una certa Mayu Iwatani.
Un fiore tra le fiamme dell’odio
La carriera di Hana ha ormai preso il volo e la sua popolarità in Giappone è cresciuta a tal punto che nel settembre del 2019 entra a far parte del cast del celebre reality show giapponese “Terrace House Tokyo” per l’edizione 2019/2020, show trasmesso dall’emittente nipponica Fuji Tv. Il programma prevede la convivenza tra alcuni giovani aspiranti vip che condividono un appartamento sotto l’occhio costante delle telecamere. Durante le selezioni del cast, Hana dichiara che la motivazione che l’ha spinta a prendere parte al programma è quella di dare più visibilità al wrestling, perché quando sente la gente prendere in giro il suo lavoro definendolo “una buffonata” lei ci resta male, perché adora quello che fa e vorrebbe far capire a più gente possibile che il wrestling merita maggiore rispetto, soprattutto perché per lei è spesso stato un alleato, qualcosa per la quale vale la pena non abbattersi anche nei momenti più duri che la vita ci mette davanti.
Purtroppo però sarà proprio un episodio che la coinvolge durante il programma ad innescare il processo che culminerà nel gesto disperato che Hana compierà in quella triste notte di maggio. Durante questo episodio Kai Edward Kobayashi, uno dei coinquilini che partecipano al programma, rovina inavvertitamente il ring attire di Hana utilizzando la lavatrice prima che Hana potesse rimuovere il costume dal suo interno. Si tratta di un capo di abbigliamento speciale per la giovane wrestler, in quanto è un pezzo raro e fatto su misura. Il vederlo rovinato fa quindi infuriare Hana che reagisce verbalmente contro l’autore dell’incidente, ma anche fisicamente quando gli strappa via il cappello dalla testa in un gesto di stizza. Nella rigida cultura comportamentale giapponese, il gesto di Hana viene aspramente condannato, poiché troppo incline alla violenza e scatena un’accesa reazione da parte di alcuni opinionisti in studio che arrivano anche a violare la consuetudine nipponica del bon ton che vieta di parlare male di terze persone. Infatti, alcuni dei loro commenti condannano senza scusanti il gesto di Hana, accusandola di avere tutte le colpe nella vicenda, in quanto è stata lei a dimenticare il capo nella lavatrice.
L’episodio in questione viene trasmesso nel Marzo del 2020, quando anche il Giappone, così come il resto del mondo, stava facendo i conti con l’inizio della pandemia da Covid-19. Complice anche il lockdown, quell’episodio fece ottimi ascolti tv ed in poco tempo il gesto di Hana divenne oggetto di una gogna sociale senza precedenti. Sin da subito i profili social di Hana vennero inondati da messaggi carichi di odio, tante critiche, offese personali, insulti razzisti, auguri di morte ed addirittura istigazioni al suicidio. Il tentativo di Hana di spiegare che questo la stava ferendo più di quanto la gente potesse immaginare ottenne però il risultato contrario, tanto che le offese e gli insulti finirono per aumentare a dismisura sia per numero che per livello di violenza.
Come già detto, in Giappone in quei mesi il governo giapponese aveva imposto il lockdown, Hana viveva da sola in un appartamento a Tokyo ed il suo unico contatto con il resto del mondo erano le persone sui social che la stavano ricoprendo di odio. Passano quasi due mesi dalla messa in onda della puntata, ma l’odio nei confronti di Hana non accenna a fermarsi, distruggendola dentro giorno dopo giorno. Hana si confida con gli amici più cari tramite degli sms, dicendo che la situazione si sta ingigantendo e che questo le sta facendo tanto male. Purtroppo però il peso di tanto odio culmina in un gesto disperato. È la notte del 23 maggio del 2020 ed Hana inizia a postare sui propri social delle foto che lasciano ben poco spazio all’immaginazione. Nelle foto che posta, sulle sue braccia appaiono dei tagli talmente profondi da far pensare ad un tentativo di suicidio in atto. I post di Hana allarmano la wrestler della WWE Kairi Sane, amica di sua madre Kyoko. Kairi in quel periodo era negli Stati Uniti e prova disperatamente a mettersi in contatto telefonico con Jungle Kyona che si trova invece a Tokyo proprio come Hana. Dopo essere stata avvertita da Kairi, nel cuore della notte Kyona corre disperatamente per le strade di una Tokyo deserta per dirigersi verso casa di Hana, ma purtroppo non arriva in tempo. Una volta raggiunta l’abitazione, Kyona trova Hana ormai senza vita, in uno scenario ancora peggiore di quello che le foto dei tagli alle braccia postati da Hana sui social potevano far immaginare. Infatti, le autorità accerteranno che il decesso di Hana è stato causato da ingestione di acido muriatico.
Hana è stata vittima dell’odio insensato di persone che nemmeno la conoscevano, un odio talmente feroce da spingerla a trovare sollievo tra le braccia della morte. A fare ancora più male sono le dichiarazioni di sua madre Kyoko che rompe il silenzio solo nel luglio del 2020 confidando un retroscena agghiacciante. Un giorno Hana è a pranzo con sua madre Kyoko e sua nonna, quando all’improvviso scoppia in un pianto disperato confidando a sua madre che le stavano facendo pressioni dalla produzione del programma Terrace House Tokyo perché si comportasse in modo vile e maleducato, anche se lei era riluttante nel farlo. Le fu quindi imposto per motivi registici di avere quella reazione durante lo show, reazione comunque edulcorata da Hana che si limitò ad alzare la voce e sfilare il cappello al suo coinquilino proprio perché era contraria a questo genere di comportamento. Tale comportamento le fu quindi ordinato dalla regia, la quale riteneva che Hana dovesse mantenere il personaggio heel che portava sui ring della STARDOM anche all’interno del programma. La produzione non ha mai smentito la cosa restando in silenzio, ma la conseguenza delle denunce di Kyoko ha portato alla chiusura del programma.
Intanto, dopo poche ore dall’accaduto, la notizia della morte di Hana fa ben presto il giro del mondo e soprattutto nel mondo del wrestling molti suoi colleghi ne onorano il ricordo con messaggi di cordoglio e tributi in suo onore. Le sue colleghe della STARDOM iniziano a postare sui propri profili social foto nelle quali sono con lei, così come anche i suoi colleghi negli USA. Thunder Rosa posta un video con una dedica straziante che verrà poi condiviso anche sul canale YouTube della NWA, dove racconta di come durante la sua esperienza in Giappone Kyoko ed Hana siano state come una madre ed una sorella minore per lei e di come l’abbiano aiutata nei momenti di difficoltà.
Le sue colleghe della ROH invece ne onorano il ricordo postando loro foto con Hana e video dove la ragazza mostra tutta la sua genuina felicità, rendendo ancora più tragico il pensiero che abbia potuto compiere un gesto così disperato. La AEW, durante il PPV Double Or Nothing, manderà in onda un video di tributo in suo onore. Nel settembre del 2020, in occasione del compleanno di Hana, sarà invece Kenny Omega a ricordare la giovane stella del Joshi indossando una t-shirt a lei dedicata.
La stessa Kairi Sane che provò in tutti i modi ad evitare la tragedia anche da tante miglia di distanza, tributerà Hana nella puntata di Raw successiva alla tragedia, quando si presenterà con una scritta in giapponese sul suo ombrello che dice: “Hana – Chan, grazie”.
Nella puntata di SmackDown arriverà anche l’omaggio di Sasha Banks che indosserà una fascia nera con su scritto “Hana”. Anche a NXT verrà ricordata la sua memoria, quando il telecronista Mauro Ranallo durante l’entrata di Io Shirai pronta a fare coppia con Rhea Ripley contro Chelsea Green e Charlotte Flair, dirà le seguenti parole: “Parlando di social media, il cyberbullismo non è mai giustificato. Proviamo ad essere dei membri migliori del genere umano. Riposa in pace stella del Joshi Puroresu Hana Kimura”.
Nel maggio del 2021 in onore di Hana è stato organizzato un evento, l’HANA KIMURA SHOW MATANE, e quest’anno, il 23 maggio 2022, si svolgerà anche una seconda edizione. A questo evento prendono parte molte wrestler sia della scena Joshi che di quella mondiale con il fine di ricordare la sua memoria.
Il cyberbullismo nei confronti di Hana ha creato un precedente che ha scosso l’opinione pubblica giapponese, tanto da spingere il legislatore ad intervenire in modo più deciso sulla questione inasprendo le pene per chi commette questo tipo di reato.
Ciao Hana
La storia di Hana, ha colpito tutto il mondo per la tragicità di un gesto che in quel momento una ragazza di 22 anni ha creduto essere l’unica via d’uscita dal dolore. La sua storia ha colpito profondamente anche me, in quanto in quel periodo già seguivo costantemente la Stardom e Hana era tra le mie preferite del roster.
Oggi sono passati due anni dalla sua tragica scomparsa, ecco perché mi sento di dedicarle qualche riga.
Hana in giapponese significa “fiore” ed Hana era effettivamente uno dei fiori più belli nel meraviglioso giardino del wrestling femminile, un fiore che purtroppo è stato bruciato dalle fiamme dell’odio, un fuoco d’ira e malvagità gratuite che le hanno impedito di fiorire.
Se la storia di Hana mi ha insegnato qualcosa è che il peso delle parole non va sottovalutato, perché una semplice parola che noi impieghiamo qualche secondo a pronunciare o a scrivere ed alla quale diamo poco peso, potrebbe essere un’arma potentissima capace di ferire in modo anche molto grave il soggetto al quale è rivolta. Non ascoltate chi vi critica per il solo gusto di farvi stare male. Non permettete a nessuno di rovinare le vostre giornate. Vivete sempre con la consapevolezza che voi siete unici e siete perfetti così come siete. Chiunque vi dica il contrario sta solo provando a reagire alle proprie insicurezze, perché anche la persona più sicura al mondo le nasconde da qualche parte dentro di sé. Tutti meritiamo di essere felici e nessuno può arrogarsi il diritto di strappare il sorriso dalle nostre labbra. Del resto come diceva Hana “Everybody’s different, everybody is special”.
Con questo si conclude l’articolo di maggio di Joshi Sakè. In occasione del secondo anniversario della morte di Hana, sulla mia pagina Instagram joshisake ho deciso di onorare la sua memoria. Per farlo, ogni giorno per tutto il mese di maggio sto postando un contenuto a lei dedicato tra le storie in evidenza con una sezione a lei dedicata. Non mancheranno anche alcuni post dedicati al suo ricordo. Un saluto dalla vostra Komorebi!
Se avete bisogno d’aiuto non aspettate, non abbiate paura, non vergognatevi e rivolgetevi alla vostra famiglia, ai vostri amici o ai volontari ed esperti di uno sportello di ascolto, come Telefono Amico Italia o quelli che avete disponibili nelle vostre città. NON SIETE SOLI!
Articolo precedente: Joshi Sakè: le gimmick nel Joshi e le loro storie
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