Non poteva iniziare meglio il nuovo anno nel Sol Levante, con show perfetti, botte da orbi e tanta carne sul fuoco! Infatti le due più grandi Major del Puroresu al femminile si sono date tanto da fare e ci hanno offerto uno scoppiettante inizio per il neonato 2025.
Il primo capodanno Marigold
Partiamo dalla giovanissima Marigold, fresca del suo primo show posto nella slot “new year” targato 3 gennaio 2025, dove ha dato vita al suo “First Dream”.
Questo show ha visto ben quattro cambi di titolo, tra cui: la vittoria di Utami Hayashishita, l’ace della federazione, capace di battere una Sareee letteralmente in stato di grazia in un match durato quasi 23 minuti valevole per il Marigold World Championship, e che le ha viste alla pari fino all’ultimo, quando l’atleta ex STARDOM ha battuto l’ex WWE, prendendosi anche i complimenti di Shinsuke Nakamura, tornato in patria per il match in Noah contro Ulka Sasaki. Match alla pari, d’altronde non si poteva chiedere altrimenti, contando che le due, al momento del match, avevano quasi lo stesso status, con la Hayashishita che ha vinto dopo un lungo match pieno di soddisfazioni visive per i fan. Mi immagino ora un regno dominante da parte di Utami, sia perché ha uno status enorme rispetto alle altre colleghe, sia perché Sareee resta ancora freelance e, salvo qualche arrivo a sorpresa (in stile Omos in Noah) penso sia difficile farle perdere la cintura prima di qualche mese.
Victoria Yuzuki, in un match adrenalinico, lottato tra colpi duri e high flying moves, ha compiuto il miracolo sportivo, consacrandosi come Super Fly Champion, riuscendo a splendere finalmente dopo essere stata la rookie in STARDOM prima, nei momenti finali di Ogawa come Chief Booker, e mid carder poi nel primo periodo di esistenza della Marigold, di cui lei è una OG. A tornare a casa senza tale cintura invece è stata Natsumi Showzuki.
Alla quarta difesa titolata, è crollato il regno di Miku Aono, che ha perso il titolo contro Mai Sakurai che si è laureata come seconda United National Champion nella storia di Marigold al termine di un match ruvido e lungo, anche più del main event (Utami vs Sareee) che ha visto le due cacciare tutte le mosse dal proprio arsenale per tentare di battersi. Il canovaccio sente molto la mano di Rossy Ogawa, con tanti false finish e molti colpi duri. Una gioia da guardare, match equilibrato fino all’ultimo secondo, lasciando al fan la consueta voglia di urlare “Fight Forever”.
Tra i cambi di titolo troviamo poi anche quello che coinvolge la strana coppia, mostruosa e distruttiva, composta da Bozilla e Tank, quest’ultima al debutto in Giappone, che hanno sconfitto la Dark Wolf Army (fazione composta da Nagisa Nozaki e Chiaki) dopo un regno piuttosto anonimo con alla vita i TwinStar Championships. Il match ha mosso l’ago della bilancia in tutta la sua durata verso chi, ad oggi, possiede i centimetri in più e la stazza più imponente, come prevedibile d’altronde. Ha impressionato, però, proprio la neo-arrivata, la quale ha inanellato una serie di mosse davvero niente male per una rookie ed una chimica pressoché buona sia con le avversarie che con la partner.
La prima difesa annua del titolo femminile GHC è stata un successo per Kouki Amarei che ha battuto Chika Goto in 8 minuti e poco più, lasciandomi però un po’ d’amaro in bocca, sia perché le due non hanno molta chimica, sia perché Kouki e Chika non sono, purtroppo, le atlete piu brave nella scena Joshi.
Da nominare e consigliare, per i fan della disciplina in salsa asiatica, il match tra The Passion Sisters e il team formato da Meiko Satomura e Yuna, poiché parte del tour di ritiro dell’ambasciatrice WWE in Giappone, nonché patron della Sendai Girls, la quale appenderà gli stivali al chiodo tra qualche mese.
STARDOM: fine anno col botto, ma che inizio!
La federazione gestita da Bushiroad, invece, ha deliziato il palato fine dei buongustai della disciplina offrendo un pacchetto di eventi cominciato con Dream Queendom il 29 dicembre 2024 e New Year Dream il 3 gennaio 2025, prima del PPV misto AEW x NJPW WrestleDream tra STARDOM, NJPW, ROH ed AEW, avvenuto il 5 gennaio 2025, esattamente 24 ore dopo il match che è già candidato a match dell’anno per il Joshi Puroresu: Mayu Iwatani vs AZM per il titolo IWGP in quel di Wrestle Kingdom 19.
Nella notte di Dream Queendom, abbiamo avuto importanti novità nella zona main event con Starlight Kid che ha battuto Natsupoi per il Wonder of Stardom Championship in un match sui 23 minuti passati pieni di pathos e suspence, che ci hanno regalato finalmente una Kiddo face e campionessa nella zona main event, dopo anni passati nelle Oedo Tai (ora H.A.T.E.). Inoltre c’è stata la vittoria della Red Belt da parte di Saya Kamitani, la quale ha battuto Tam Nakano, offrendoci lo spot dell’anno con “l’impiccagione” della Kawaii Fighter da parte della ex idol, ora dark. La Kamitani, dal suo turn heel, cioè da quando ha abbracciato come totem il demone gotico Phenex, non ha fatto altro che ottenere ottimi risultati, finendo per diventare l’atleta con meno sconfitte nella sua stable ed una campionessa più o meno credibile.
Paradossalmente mi aspetto di più, però, da Kiddo (Starlight Kid) che da lei, non per abilità sul ring chiaramente, ma soprattutto (se non esclusivamente) per la carriera, per la personalità, per il carisma mostrato e per i dream match a cui voglio assistere. Mi spiace però da matti per Natsupoi, mia personale crush, ma sono felice abbia perso contro l’altra mia crush, nonché una delle atlete migliori attualmente sotto contratto con STARDOM. D’altro canto, sì, so che Saya farà bene, forse meglio della leader della sua stable, Natsuko Tora, che non ha brillato affatto, finendo per essere la copia sbiadita di Dump Matsumoto, ma della versione odierna di quest’ultima.
New Year Dream, invece, è stato un evento dalle forti tinte “collaborazionistiche”, coinvolgendo atlete di Diana, Evolution, Sendai ed anche freelancer come la sopra citata Dump Matsumoto, che ha fatto il suo ritorno in STARDOM in squadra proprio con Natsuko Tora e Zap. Evento molto gradevole ed ottima vetrina per le realtà territoriali, oramai una vera habitué degli eventi targati NEW BLOOD, finora magari unico brand event dove solevano partecipare maggiormente. Spero che queste collab siano più frequenti, così magari da portare alcuni nomi forti nella programmazione STARDOM un po’ più spesso e non solo per i vari NEW BLOOD o tour internazionali, dove bisogna “accontentarsi” di Ram Kaicho, molto più personaggio comedy che atleta.
A Wrestle Dynasty, nel PPV organizzato da 4 sigle (AEW, NJPW, ROH, STARDOM), abbiamo avuto il match valevole per la International Women’s Cup vinto da Momo Watanabe nel 4-Way Match che l’ha vista contrapposta a Willow Nightingale, Persephone e Athena, quest’ultima già in STARDOM nel match tra lei e Thekla contro Mina Shirakawa e Tay Melo. Match bello, ma non raggiunge minimamente lo scontro di Mayu Iwatani contro AZM, il quale si candida, minutaggio a parte, tra i MOTY nel Sol Levante, come già detto in apertura.
Per onor di cronaca poi, è giusto citare anche la titanica Mercedes Moné, tenuta volutamente alla fine per chiudere col botto: la fu Sasha Banks, infatti si è laureata anche RevPro Undisputed British Women’s Champion, in aggiunta al titolo NJPW Women’s STRONG e a quello AEW TBS, andando a sconfiggere Mina Shirakawa, impresa che l’ha resa, per ora, la miglior atleta in giro nel panorama internazionale del wrestling. Match godibile, lottato abbastanza alla pari, ma Mina Shirakawa non è Hazuki e si vede tanto. L’esito mi è parso scontato già alla vigilia, ma d’altronde il business è business. Non ci resta che capire come la CEO gestirà tutti questi impegni e se e quando perderà la sua collezione di cinture.
Mille emozioni, dunque, tanto buon lottato e tante ore di buon Joshi Puroresu. Sono davvero molto contento di aver passato le feste natalizie in compagnia delle donne migliori al mondo nella disciplina che tanto amiamo, e spero sia stato lo stesso per voi che state leggendo.
Articolo precedente della rubrica: Joshi Sakè: Grandi sfide a NJPW x STARDOM Historic X-Over II
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Donne Tra le Corde non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alla STARDOM e Marigold. Credits al fotografo che ha scatto le foto utilizzate nell’articolo. L’articolo è stato scritto e curato da Felice “Kat” Vicidomini, scrittore di Donne Tra Le Corde. Editing e revisione di Rachele Gagliardi, fondatrice di Donne Tra Le Corde.