Ben ritrovati cari lettori del blog, rieccoci con il nostro consueto appuntamento mensile con la rubrica Joshi Sakè. Sono la vostra Komorebi e per l’articolo del mese di ottobre ho pensato di parlarvi di una delle mie wrestler preferite, la Ace nonché icona della Stardom: la straordinaria Mayu Iwatani.
Un triste passato
Nata il 19 febbraio del 1993 nella piccola cittadina giapponese di Mine nella Prefettura di Yamaguchi, Mayu attraversa un’infanzia felice, sviluppando la passione per lo sport che si porta dietro fino ai primi anni di liceo, dove inizia ad appassionarsi soprattutto al judo, al salto in alto ed al softball. I suoi insegnanti hanno una buona considerazione di lei, descrivendola come una ragazza timida e riservata, ma molto diligente nello studio, tanto educata e mai in ritardo alle lezioni.
Tuttavia, la sua tranquilla vita da adolescente viene travolta da un episodio traumatico che purtroppo inciderà in modo negativo sulla sua psiche, lasciando cicatrici che la povera Mayu porta ancora oggi con sé. Cosa sia accaduto quel giorno Mayu ha preferito non rivelarlo, ma il fatto che siano coinvolti lei e altri due ragazzi finiti poi in galera a seguito dei fatti, lascia ben poco spazio all’immaginazione. Da quel momento Mayu cade in una forte depressione che la terrà per oltre due anni chiusa in casa, tanto da non permetterle di uscire nemmeno per comprare i beni di prima necessità che vengono acquistati per lei dai suoi familiari. Mine è un piccolo paese e la gente mormora. C’è chi dice che Mayu ha inventato tutto, “perché in fondo è sempre stata una ragazzina strana”, mentre altri la guardano con occhi impietositi compatendola per quello che le è successo. Tutto questo pesa come un macigno su una Mayu adolescente e la sua salute mentale ne esce decisamente compromessa. Iniziano quindi le sedute terapeutiche, l’uso di farmaci usati per stabilizzare il suo umore ed i sonniferi per permetterle di dormire. Insomma per la povera Mayu inizia un calvario di oltre due anni che consegue anche nell’abbandono della scuola ed alcuni problemi con la famiglia, soprattutto con i genitori che iniziano a trovare frustrante la situazione. Seppure con le buone intenzioni di aiutarla, i loro comportamenti per spronarla il più delle volte si rivelano essere controproducenti. Il test che Mayu sostiene per valutare il suo stato depressivo è molto allarmante: totalizza 80 punti su 100.
Dopo quasi due anni da hikikomori, la famiglia sembra aver gettato la spugna con lei che trova come unico alleato uno dei suoi fratelli maggiori e sua nonna che decide di ospitarla a casa sua visti i rapporti burrascosi con i genitori. Suo fratello è l’unico che prova ancora a darle conforto e decide di passare gran parte del suo tempo libero con lei. Sa che Mayu ama il baseball, quindi spesso guarda le partite in tv in sua compagnia, riuscendo addirittura a farla uscire in cortile a fare due lanci. In più suo fratello è anche un gran fan della Dragon Gate e propone a Mayu di guardare gli show della federazione in tv in sua compagnia. Bastano dieci minuti di show e tra Mayu ed il wrestling è subito amore. Mayu diventa subito una grande appassionata di wrestling, tanto da accettare (dopo svariati tentativi per cercare di convincerla) la proposta di suo fratello di prendere lezioni di wrestling. Mayu si fa coraggio e si iscrive presso il corso di allenamento di wrestling sostenuto da Fuka Kamimoto e Nanae Takahashi, le due formatrici della neonata Stardom che in quel periodo stava formando il proprio dojo. La vita di Mayu adesso è tutta allenamenti e casa di sua nonna dove si è trasferita da qualche mese, decidendo di allontanarsi dai genitori che, non accettando la sua scelta di diventare una wrestler professionista, le hanno voltato le spalle per la seconda volta. Nel 2010 arriva la bellissima notizia: Mayu ce l’ha fatta, ha superato il pro – test, risultando tra le migliori del suo corso e guadagnandosi così un posto nel primo roster ufficiale della Stardom. Ad aspettarla ci sono un pullman e Nanae Takahashi in persona che attende il suo arrivo a Tokyo.
Debutto e primi anni di carriera
Il debutto di Mayu avviene il 23 gennaio del 2011, durante l’evento inaugurale della Stardom, dove ad appena 17 anni affronta un’altra giovane promessa risultata tra le migliori allieve del corso: Arisa Hoshiki. Certo oggi fa un po’ strano pensare che la Ace della Stardom ci abbia messo ben undici mesi per ottenere la sua prima vittoria da professionista, guadagnandosi in quegli anni il triste appellativo di “quella scarsa della Stardom”. Infatti, Mayu vince il suo primo match soltanto nel giorno di Natale del 2011, quando sconfigge Eri Susa. Anche quando forma il tag team delle AMA proprio in coppia con Arisa Hoshiki, nonostante la popolarità e la simpatia che le due generano nel pubblico, non fa che inanellare sconfitte. Tuttavia, le formatrici sanno che le due non sono per niente scarse e che il loro primo anno era solo un anno di formazione, ma i piani per loro sono ben più luminosi di un anno da jobbers. Infatti, sono proprio loro due che insieme a Natsumi Showzuki vengono scelte per entrare a far parte delle Planet, la stable capitanata da una certa Io Shirai che, dopo essersi fatta un nome nelle indipendenti con sua sorella Mio e la nostra amata Asuka, aveva da poco firmato con la Stardom.
Dopo il ritiro di Arisa nel 2012, Mayu ha ormai raggiunto un livello ed una tecnica discreti per la sua età e si decide di affiancarla proprio a Io Shirai con la quale formerà il tag team delle Thunder Rock che le porterà a vincere anche i Goddess of Stardom Championship (i titoli tag team) nel maggio del 2015, oltre al Tag League Tournament sempre nello stesso anno. Tuttavia, la prima cintura Mayu la vince in team con Hiroyo Matsumoto e Miho Wakizawa con le quali forma la stable delle Tawashis che, nel dicembre del 2013, riescono a strappare gli Artist of Stardom Championship (i titoli trios) alle Kimura Monster-gun, la temibilissima unit composta dalla leader Kyoko Kimura, Alpha Female e The Female Predator “Amazon”. Nel luglio del 2014 arriva anche il primo titolo in singolo per Mayu che, battendo la sua amica e partner di unit Miho Wakizawa, vince per la prima volta la White Belt, meglio nota come Wonder of Stardom Championship. Dopo un regno di ben 175 giorni, nel gennaio del 2015 Mayu perde la White Belt per mano di Act Yasukawa. Nonostante la perdita del titolo, il 2015 è pronto a regalare a Mayu un’altra grande vittoria. Infatti, il 23 aprile 2015 Mayu vince il primo Cinderella Tournament, sconfiggendo Koguma in finale.
Dopo aver vinto il Cinderella, il 17 maggio dello stesso anno, Mayu ha quindi l’opportunità di andare per il titolo principale per la prima volta nella sua carriera provando a strapparlo alla campionessa in carica Kairi Hojo (qui trovate l’articolo dedicato a lei). Tuttavia, nonostante una durissima battaglia, Mayu non riesce nell’impresa e Kairi mantiene il World of Stardom Championship (o Red Belt). Mayu però non si perde d’animo e aggiunge un altro titolo singolo alla sua collezione quando, nell’ottobre del 2015, strappa l’High Speed Championship alla portoricana La Rosa Negra. Nel febbraio del 2016 Mayu vince per la seconda volta in carriera gli Artist of Stardom Championship, come membra del trio delle meraviglie chiamato Threedom che comprende anche Io Shirai e Kairi Hojo, insieme alle quali sconfigge le Team Hyper Destroyers, trio composto da Evie (Dakota Kai), Hiroyo Matsumoto e Kellie Skater. In questo modo diventa addirittura Triple Champion andando ad aggiungere anche i titoli trios ai titoli tag e l’High Speed Title di cui era già in possesso in quel periodo.
Il 2016 stellare di Mayu procede con un’altra grande vittoria da aggiungere al suo strabiliante palmares. Infatti, per il secondo anno consecutivo, Mayu vince nuovamente il Cinderella Tournament, detenendo tutt’oggi il record di unica wrestler ad aver vinto per due volte la competizione. La vittoria del torneo come da regola le comporta una shot alla Red Belt che incassa il 15 maggio contro la sua partner Io Shirai, ma viene sconfitta dopo un match spettacolare che è solo il primo match della stupefacente serie di match Iwatani/Shirai che inizierà come match tra amiche per terminare con dei veri e propri capolavori nella grande rivalità che le coinvolgerà. Infatti, i primi segnali dello sgretolamento della loro amicizia si fiutano quando le due perdono i titoli tag team contro le Oedo Tai (Kagetsu e Kyoko Kimura), dopo ben 11 difese titolate e 407 giorni di regno che tutt’oggi fanno del loro regno il più longevo nella storia dei titoli. Dopo la sconfitta le due restano amiche, ma qualcosa in Io è cambiato e sembra nutrire un po’ di gelosia per l’ascesa verso il successo di Mayu che inizia a ritagliarsi un posto sempre più largo ai vertici della federazione.
Esperienze oltreoceano
Intanto, facendo un salto indietro di un paio d’anni, l’ascesa di Mayu ha attirato l’interesse anche di alcune promotion oltreoceano che decidono di bookarla per alcuni show. Infatti, nell’aprile del 2015, insieme alle altre due stelle del momento Io Shirai e Kairi Hojo, Mayu prende parte ad alcuni eventi della Vendetta Pro Wrestling e di Lucha Underground.
Come abbiamo già visto negli articoli dedicati a Kairi Hojo e Io Shirai, Mayu ha preso parte all’intrigante storyline di Lucha Underground che la vedeva vestire i panni di Yurei membro del Black Lotus Triad, il trio di assassine nipponiche assoldate da Black Lotus (Angela Fong), composto anche da Doku (Kairi Hojo) ed Hitokiri (Io Shirai). Nei panni di Yurei, Mayu ha affrontato in un Handicap Gauntlet Elimination match Pentagón Dark, oggi noto wrestler della AEW dove lotta con il ringname di Pentagón Oscuro.
L’esperienza americana di Mayu raggiunge il suo apice quando nel 2017 inizia a lottare per la Ring of Honor (ROH), partecipando al torneo inaugurale per coronare la nuova Women of Honor Champion. Dopo aver sconfitto HZK (Hazuki) nel primo turno e Deonna Purrazzo nel secondo, Mayu viene sconfitta in semifinale da Kelly Klein. Proprio contro quest’ultima Mayu vincerà il titolo a ROH Bound By Honor il 10 febbraio del 2019 per poi perderlo nuovamente contro la Klein il 6 aprile del 2019 in occasione di G1 Supercard, PPV organizzato in collaborazione tra la ROH e la NJPW e tenutosi al Madison Square Garden. Questo piccolo dettaglio è importante in quanto fa di Mayu l’unica wrestler (insieme alla compianta Hana Kimura) a poter vantare di aver lottato al Madison Squadre Garden e al Tokyo Dome, due veri e propri templi del wrestling.
Infatti, il quattro gennaio del 2020, Mayu prende parte insieme ad Arisa Hoshiki, Hana Kimura e Giulia a Wrestle Kingdom 14, PPV della NJPW. L’anno seguente, precisamente il 5 gennaio del 2021, Mayu prende nuovamente parte al PPV della NJPW Wrestle Kingdom 15 dove, in coppia con Tam Nakano, perde contro Giulia e Syuri un tag team match di esibizione.
The Icon
Adesso però torniamo i Giappone, precisamente al 2016, quando la carriera di Mayu sta raggiungendo il suo apice. Nel novembre dello stesso anno, le Threedom sono ormai sciolte dopo che Kairi ha deciso di abbandonare il gruppo e fare squadra con Yoko Bito. Mayu e Io continuano a formare le Thunder Rock e partecipano alla Goddesses of Stardom Tag League, perdendo però in finale proprio contro Kairi Hojo e Yoko Bito l’11 novembre. La frustrazione per la sconfitta manda in frantumi quel poco di fiducia che Io conserva nei confronti della sua partner ed il turn heel su Mayu mette fine al sodalizio delle Thunder Rock, dando inizio alla loro rivalità che sfocerà nel match del 22 dicembre con in palio la Red Belt vinto però ancora una volta dalla Shirai. In realtà la Stardom aveva deciso di coronare come nuova campionessa Mayu, ma i piani erano cambiati in seguito all’annuncio shock della Iwatani che aveva espresso la sua volontà di chiudere la carriera nel 2017. Nel febbraio del 2017, dopo ben nove difese titolate, Mayu perde l’High Speed Championship per mano di Kris Wolf in un Triple Threat match che comprendeva anche Kagetsu.
Mayu prova a riprendersi dal momento negativo riuscendo a raggiungere per il terzo anno di fila la finale del Cinderella Tournament, fallendo però la terza vittoria consecutiva perdendo contro Toni Storm. L’obiettivo di Mayu di sfidare nuovamente Io per la Red Belt è quindi tramontato e non le resta che lanciarsi all’assalto della White Belt incrociando il suo cammino con un’altra vecchia amica, Kairi Hojo. Mayu raggiunge il suo scopo sconfiggendo Kairi e coronandosi Wonder of Stardom Champion per la seconda volta nella sua carriera.
Ormai il countdown per la fine della sua carriera è quasi terminato e Mayu sembra convinta a chiudere con il wrestling. Tuttavia, succede qualcosa di inaspettato: Kairi firma un contratto con la WWE e nel giro di pochi mesi la Stardom si troverà orfana anche di Io Shirai che annuncia di lottare fino alla scadenza del suo contratto prima di lasciare la federazione per volare negli USA sempre alla corte dei McMahon. Nessuno riesce ad immaginare la Stardom senza le sue tre stelle, quindi alcuni fan tramite messaggi privati e lo stesso Rossy Ogawa provano a convincere Mayu a restare. Sorprendentemente Mayu accetta di continuare. Evidentemente il calore del pubblico ha dato sollievo agli acciacchi fisici e ai dolori alla schiena, o forse Mayu non se l’è sentita di voltare le spalle al wrestling che tanto le ha restituito nella vita. Arriva quindi il fatidico giorno, il 21 giugno del 2017, ad incrociarsi sul ring sono ancora Mayu e Io ed in palio c’è ancora una volta la Red Belt. Questa volta però è diverso e ad uscirne vincitrice è Mayu che vince per la sua prima volta la cintura rossa, concludendo in lieto fine la straordinaria saga Shirai/Iwatani. Kairi e Io non ci sono più e da quel momento l’eredità lasciata dalle due è tutta nelle mani di Mayu che non è più solo una delle migliori della federazione, ma da quel momento è l’Ace o, come lei preferisce definirsi, The Icon.
Come se non bastasse, a rendere epico il suo primo regno da campionessa World of Stardom è il fatto che è l’unica nella storia dei due titoli ad aver detenuto contemporaneamente sia la Red Belt che la White Belt. I piani prevedevano un lunghissimo regno per la Ace, ma come si sa il wrestling dà ed il wrestling toglie e il suo più grave infortunio in carriera decide di presentarsi proprio quando è riuscita a vincere la tanto ambita cintura rossa.
Il 23 settembre del 2017 Mayu perde la White Belt contro Yoko Bito ed il giorno seguente, dopo 95 giorni di regno, Mayu perde anche la Red Belt per mano di Toni Storm. In verità il cambio di titolo a favore della Storm non era programmato, ma dopo appena due minuti di match Mayu subisce una dislocazione della spalla e l’arbitro si vede costretto (su scelta della federazione) a bloccare il match e far vincere Toni. Mayu torna sul ring qualche mese dopo, precisamente nel dicembre del 2017 in occasione del match di ritiro di Yoko Bito. Dopo il ritorno, Mayu fonda la unit delle Stars della quale è tutt’oggi la leader, sebbene le componenti siano diverse rispetto alla prima formazione del 2018. Nell’aprile dello stesso anno, Mayu prova a riprendersi la Red Belt da Toni Storm dopo l’episodio sfortunato che l’aveva vista perdere la cintura proprio contro la neozelandese, ma fallisce l’assalto al titolo. Mayu aggiunge un altro trofeo importante alla sua ormai vasta collezione quando nel settembre del 2018 sconfigge il nuovo gioiellino made in Stardom, Utami Hayashishita, che sconfigge nella finale del 5Star Grand Prix. Sempre nel 2018, Mayu porta a casa nuovamente anche i Goddess of Stardom Championship in coppia con Saki Kashima e gli Artist of Stardom Championship facendo team con la stessa Saki e Tam Nakano.
Il 4 novembre del 2019, Mayu vince per la seconda volta in carriera la Red Belt, strappandola a Bea Priestley (che oggi lotta in WWE con il ring name di Blaire Davenport). Il suo secondo regno durerà ben 377 giorni e finirà per mano di Utami Hayashishita il 15 novembre del 2020. Attualmente Mayu è la SWA champion, titolo che ha vinto sconfiggendo Thekla lo scorso 5 maggio e grazie al quale è diventata Grand Slam Champion, eguagliando il record di Io Shirai come wrestler ad aver vinto tutti i titoli presenti in Stardom.
Questa è in breve la carriera di Mayu, una carriera ricca di successi e match a 5 stelle. A proposito di match da recuperare di questa fantastica lottatrice, ho pensato di farvi un piccolo elenco degli incontri da vedere assolutamente, soprattutto se siete interessati a scoprire di più su questa fantastica wrestler. Ecco quindi di seguito i match di Mayu che vi consiglio fortemente:
- vs. Io Shirai (Stardom Year – End Climax 2016). Consigliarvi tutta la serie con Io Shirai è scontato ma è d’obbligo, ma se volete la mia personalissima opinione, quello in grassetto è un vero e proprio capolavoro che non potete perdere. Non perdete nemmeno il loro match di un anno dopo, quello di Stardom Galaxy Stars 2017;
- vs. Kagetsu (Kagetsu 10th Anniversary Show 2018), match in occasione del decimo anniversario di Kagetsu come wrestler professionista;
- vs. Kairi Hojo (Stardom Gold May 2017), match nel quale Mayu ha vinto per la seconda volta in carriera la White Belt;
- vs. Takumi Iroha (Goddesses of Stardom Tag League 2020). Match che vi consiglio di vedere dopo aver visto lo scontro precedente tra le due sempre del 2020 in occasione dell’evento Stardom The Way to the Major League.
- vs. Giulia (Nagoya Supreme Fight 2022). Il match più recente della lista. Uno scontro generazionale non da poco tra quella che è l’ace della federazione e quella che sta andando spedita per la corsa alla Red Belt dopo aver vinto l’edizione di quest’anno del 5Star Grand Prix.
Preparate i popcorn
Mayu oggi è diventata un personaggio iconico nel panorama Joshi, non solo per le sue straordinarie doti da wrestler, ma anche per le sue bellissime gag comedy (tipo il togliersi da sola i punti nei tornei, non riuscire a pronunciare delle parole troppo complesse o ancora sbagliare il nome della città dove si trova). Un personaggio così completo che sa unire intrattenimento e qualità in ring meritava un riconoscimento alla carriera. Ecco perché dopo la pubblicazione della sua autobiografia nell’agosto del 2020, lo sceneggiatore giapponese Yoshiki Watabe (noto per la sceneggiatura della serie tv Netflix “Alice in Borderland”), ha deciso di lanciare il progetto per un film che racconterà le stesse cose scritte da Mayu nel suo libro. Il film si intitolerà “Runaway Wrestler” e la regia sarà affidata a Jun Yoriko, noto per il film “Birthday” presentato in occasione dell’edizione 2022 del Festival di Cannes. Una storia di riscatto, la storia di una guerriera che prima di vincere svariati titoli spaccandosi la schiena sul ring, ha dovuto fare i conti con un nemico invisibile ma molto pericoloso: la depressione.
I casting per scegliere gli attori sono ormai terminati lo scorso agosto, ma la produzione del film ha voluto che Mayu si sedesse al tavolo per la scelta dei personaggi. Per quanto riguarda alcune scene di azione, Mayu sarà la controfigura di se stessa, eseguendo i migliori spot e le manovre spettacolari che hanno contraddistinto la sua carriera. Infatti qualcuno avrà notato il suo recente cambio di look, un ritorno al castano per poi tornare nuovamente al biondo, oltre ad una leggera spuntatina ai capelli. Il motivo è stato presto svelato. Per gran parte della sua carriera Mayu è stata castana ed il ritorno al castano è legato proprio ad alcune scene che Mayu ha girato e dovrà ancora girare per il film. Non ci resta quindi che aspettare l’uscita del film che non è ancora stata resa nota, ma intanto voi preparate i popcorn.
Alla soglia dei trent’anni, Mayu ha annunciato che il suo tempo da wrestler attiva sta ormai giungendo al termine, ma questa volta sono in pochi a credere che cambierà idea. Del resto ha un bambino ed in varie interviste ha confessato che quando torna a casa dopo un incontro, spesso non riesce a giocare troppo con lui a causa degli acciacchi e dei dolori che la carriera da wrestler le ha lasciato sul fisico. Il suo desiderio è quello di godersi l’infanzia del suo bambino per non pentirsi un domani di non averlo fatto. Ciononostante, il wrestling continua ad occupare un posto speciale nel cuore di Mayu, perché in fin dei conti è proprio grazie al wrestling che ha avuto un’altra occasione per lottare, per restare viva e sconfiggere il male della depressione. Ecco perché ha espresso la sua volontà di non abbandonare del tutto il ring, magari continuando il suo rapporto con la disciplina diventando una formatrice per i nuovi talenti della Stardom. In fondo si è lei stessa definita una “wrestling pervert”, un’audace definizione che però traduce perfettamente la sua passione per questa disciplina.
Con questo si conclude il nostro appuntamento mensile con Joshi Sakè. Augurandomi che l’articolo vi sia piaciuto, ci rileggiamo a novembre con un articolo speciale, una sorta di report dedicato al PPV congiunto tra Stardom e NJPW, Historic X – Over, all’interno del quale andrò a fare un veloce riepilogo dell’evento e farò qualche considerazione personale. Un saluto dalla vostra Komorebi!
Articolo precedente della rubrica: Joshi Sakè: collaborare o no con le wrestler giapponesi?
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Donne Tra Le Corde non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alla Stardom, WWE, ROH e tutte le altre compagnie citate in questo articolo. Non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alle lottatrici citate in questo articolo e da i credits a tutti i fotografi e grafici che hanno lavorato alle foto in questo articolo. L’articolo è stato scritto e curato da Aurora Petrucci, blogger di Donne Tra Le Corde. Editing e revisione di Rachele Gagliardi.