Si dice che alcune storie d’amore siano nate per durare in eterno, altre che siano nate, invece, sotto una cattiva stella ed alte ancora per sfidare le intemperie del tempo e del destino. La storia di Rossy Ogawa è, per certi versi, simile ad un romanzo romantico, a tratti grottesco e ad altri tratti sarcasticamente romantici.
Gli inizi di Rossy Ogawa
Rossy Ogawa nasce a Chiba nel 1957 e si avvicina al Puroresu, allo Joshi Puroresu a dir il vero, già nel 1978, quando inizia a lavorare stabilmente per la AJW, federazione simbolo del movimento wrestlinghiano a tinte rosa di quei tempi. Rossy è giovane ma già molto sveglio, ci sa fare con le atlete e sa anche farsi apprezzare dalle famiglie delle trainee, così tanto da diventare il referente diretto della federazione verso le giovani wrestler che si avvicinavano al ring per la prima volta negli anni 80/90. Hiroshi, nome completo di Rossy, però, a questo suo talento abbina un carattere molto meno rotondo, infatti nel 1997, dopo aver avuto numerose divergenze con i vertici della AJW, fonda (o comunque è parte attiva nella creazione) di Arsion, federazione che vedeva lui e Aja Kong in posizioni alte nella piramide gerarchica. Il progetto perdurerà soltanto fino al 2003, quando Ogawa lascerà anche Arsion per divergenze creative e tecniche.
La fondazione della STARDOM
Dal 2010 al 2024 è fondatore e capo di World Wonder Ring STARDOM, la più grande federazione Joshi al mondo, dopo la AJW (oramai defunta). Inizialmente Ogawa vedeva la sua STARDOM come un luogo per formare giovani atlete e la sua concorrenza era composta per lo più da federazioni piccole, complice un periodo poco felice per il movimento femminile del pro wrestling nel Sol Levante.
Man mano che il tempo passava, però la STARDOM acquisiva sempre più valore, fino ad arrivare al punto in cui, spinto dalla necessità di garantire un prodotto sempre ottimale ai sempre più numerosi fan e di dare il giusto compenso alle sue atlete, vende la proprietà della WWR STARDOM alla Bushiroad, già proprietaria della NJPW, avendola acquistata dalla Yuke’s qualche tempo prima. Dal momento stesso dell’insediamento di Bushi fino al 2024, Ogawa passa dall’essere capo, head booker e promotore, all’essere soltanto un “capo di cartone”, cioè una figura on screen, ma senza reale importanza o concreto valore nelle retrovie. Questo ovviamente porterà Ogawa ad allontanarsi anche dalla sua creatura, anche dalla sua STARDOM.
Va detto, però, ad onor della cronaca, che il rapporto tra Ogawa e Bushi si è incrinato irrimediabilmente quando Rossy voleva chiedere alla WWE, storica rivale della AEW (e quest’ultima partner commerciale di Bushiroad) di “prestargli” IYO SKY per un match contro Utami Hayashishita, la quale aveva quel match come sogno nel cassetto da anni. Il match non avverrà mai in STARDOM, così da portare Ogawa, già caratterialmente ruvido, ma anche indispettito dalla faccenda, a prendere le sue valigie ed a cambiare ufficio, a lasciare casa sua.
Prima di andare, però, piazza il colpo del secolo: cede Giulia alla WWE, quasi per sfregio a Bushi e alla AEW stessa (e lo dico con ironia, dato che in realtà il contratto di Giulia con la STARDOM era in scadenza e lei si sarebbe spostata in un’altra federazione con lui per aiutarlo a lanciarla sul mercato), dopodiché qualche settimana dopo aver preso notizia del suo licenziamento, scopriamo che il motivo di tale allontanamento è stato scaturito dal “comportamento non professionale” del fu Chairman, visto che Hiroshi aveva contattato privatamente le sue atlete per convincerle a lasciare STARDOM in favore della sua nuova creazione.
Sboccia la Marigold
Il 15 aprile 2024, infatti, nasce la Dream Star Fighting Marigold, federazione che raccoglie molte ex STARDOM e tantissime ex AWG. Marigold nasce come federazione imparentata, già dalla sua crezione, con le altre realtà del “micromondo WrestleUniverse” quali DDT, NOAH, Sendai e TJPW. Dal suo Big Bang ha sviluppato più di 25 eventi, ha assegnato i suoi titoli ed ha (seppur impropriamente) comprato la AWG (decimandone il roster), definendo un vero e proprio esodo di massa dalla ActwrestleGirlz alla Marigold. La DSFM (Marigold, ma siglata) ha, dunque, segnato un reale spartiacque nella scena nipponica, definendo, ridefinendo anzi, i confini sulla mappa del Puroresu. Alla fine della storia, Utami ha affrontato IYO, Giulia ha lottato diversi match in Marigold prima di debuttare a NXT e Ogawa ha finalmente trovato un posto che sente come casa, forse…
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Articolo precedente della rubrica: Joshi Sakè: Arrivederci Giulia, Matane!
Donne Tra le Corde non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alla STARDOM, Marigold, o altre fonti citate in questo articolo. Credits al fotografo che ha scatto le foto utilizzate nell’articolo. L’articolo è stato scritto e curato da Felice “Kat” Vicidomini, scrittore di Donne Tra Le Corde. Editing e revisione di Rachele Gagliardi, fondatrice di Donne Tra Le Corde.