Trinity: in TNA la sua stella ha brillato

In Italia purtroppo Trinity non è molto apprezzata, mentre in America quasi tutti l’adorano ed è anche per questo che so che qui c’è una percezione di lei un po’ distorta, ma sono felice di essere il tipo di persona che va oltre certe cose e si basa solo su quello che vede con i propri occhi, perché io trovo che Trinity sia una worker estremamente adattabile a tutto, e soprattutto una persona che ovunque la metti riesce sempre a brillare, forse per quello la parola “Glow” è perfetta accostata a lei.

Mi sono presa un po’ di tempo per pensare a quello che volevo dire sulla sua run ad IMPACT o in TNA, come preferite, ma la verità è che semplicemente l’ho trovata perfetta per quella che è Trinity. Fin dal suo debutto l’hanno trattata come una star, l’hanno fatta sentire come se il suo approdo nel roster delle Knockouts fosse un “big deal”, come direbbero gli americani, dandole anche match importanti e mettendole alla vita la cintura mondiale femminile, per non parlare del fatto che il pubblico stesso l’ha trattata sempre benissimo mostrandole un grande rispetto, rispetto che ha ricevuto anche dallo spogliatoio, accolta benissimo dalle colleghe che si sono proprio lasciate andare abbracciando ancora di più quella sorellanza che si respira nel backstage della TNA.

Sapete, a volte anche allontanarsi un po’ da quello che si conosce per esplorare quello che non si conosce può essere una cosa positiva, anche se l’allontanamento è stato doloroso come il suo in WWE, perché si può dire che in questo caso Trinity sia rinata, sia migliorata e sia diventata più forte che mai fisicamente e spiritualmente, pronta a brillare ovunque deciderà di andare.

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